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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Pieve Emanuele / Via Roma

Incidente sul lavoro a Pieve, due operai travolti da una lastra accanto ai binari ferroviari: morti

L'incidente alle 11.30 di mercoledì mattina. Morti due operai di 46 e 54 anni. L'accaduto

Sarebbero stati travolti da una parete in metallo che loro stessi stavano sistemando. E per loro non c'è stato nulla da fare. Tragico incidente sul lavoro mercoledì mattina a Pieve Emanuele, nel Milanese, dove due operai sono morti mentre lavoravano accanto ai binari. 

I due, stando a quanto finora appreso, erano in un cantiere di via Roma, dove stavano montando delle paratie nei pressi della ferrovia per creare una recinzione ed evitare l'attraversamento pedonale. Alle 11.30, per cause ancora da accertare, proprio una delle paratie sarebbe caduta e i due sono rimasti schiacciati sotto il pezzo di metallo. 

Operai morti a Pieve

Gli operai - Salvatore Borriello, quarantasei anni, e Salvatore Palumbo, cinquantaquattro, entrambi di Napoli - sono subito stati soccorsi dagli equipaggi di due ambulanze e un elicottero del 118: uno è morto praticamente sul colpo, l'altro è stato a lungo rianimato sul posto, ma alla fine i medici ne hanno certificato il decesso.

In via Roma, in un'area di campagna "riservata" ai binari e poco distante dalla stazione di Pieve, sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Corsico - guidati dal capitano Pasquale Puca -, gli agenti della Polfer, i vigili del fuoco e i tecnici di Rete ferroviaria italiana. 

Le due vittime, secondo le prime informazioni raccolte, si erano trasferite da poco dai loro paesi di origine e lavoravano per la ditta Cefi srl, un'azienda di Casoria - nel Napoletano - che stava seguendo il cantiere per conto di Ferrovie dello Stato.

La dinamica dell'incidente

Al momento del dramma con i due operai c'era un terzo collega, che è rimasto illeso, e un tecnico di Rfi.

Una delle due vittime, stando a quanto finora ricostruito, stava manovrando la gru proprio per alzare la paratia in metallo, che però è improvvisamente caduta. I due - sia l'uomo alla guida sia l'altro - sono stati travolti e sono rimasti schiacciati tra la struttura in metallo e la parete in cemento. 

Sulla tragedia è già stato aperto un fascicolo in procura a Milano: il reato ipotizzato è omicidio colposo. Il caso è seguito dal pm di turno, Danilo Ceccarelli, e il procuratore Tiziana Siciliano, che guida il dipartimento che si occupa di incidenti sul lavoro. 

"Cordoglio ai familiari"

"Dalle 12.05 - ha fatto sapere Rfi - la circolazione ferroviaria fra Certosa di Pavia e Locate Triulzi, linea Milano–Tortona, è sospesa per permettere l’intervento del 118 nella fermata di Pieve Emanuele. In corso la riprogrammazione del servizio ferroviario".

"Due operai di una ditta appaltatrice sono deceduti durante i lavori per la realizzazione di una recinzione nei pressi della fermata di Pieve Emanuele, fra Locate Triulzi e Villamaggiore - conclude la nota -. Rete Ferroviaria Italiana esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari".

"La Città metropolitana di Milano esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza alle famiglie dei due operai morti questa mattina sul lavoro a Pieve Emanuele - le parole della vicesindaca metropolitana, Arianna Censi -. Esprime la propria vicinanza anche al sindaco di Pieve Emanuele e all’impresa".

"Il dolore di queste morti ci ricorda ancora una volta come sia fondamentale investire nella sicurezza sul lavoro che consente la salvaguardia delle vite umane. Solo i paesi che investono in sicurezza sul lavoro crescono di più".

"Dramma che lascia sgomenti"

"E' un fatto drammatico che lascia sgomenti - le parole del presidente di regione Lombardia, Attilio Fontana - sul quale occorre fare chiarezza in tempi rapidi. Ogni lavoro rappresenta la dimensione della dignità e della speranza per ciascuno. Perdere la vita sul luogo di lavoro determina un dolore esponenziale ed un desiderio di giustizia ancora più forte".

"La tragedia di oggi ci lascia senza parole - commenta l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera - e testimonia come non si debba mai abbassare la guardia in tema di prevenzione e di sicurezza. È un atto di civiltà e di rispetto nei confronti dei lavoratori e dell'intera comunità. Su questo tema le istituzioni, insieme alle associazioni datoriali e sindacali, hanno unito le forze e intensificato l'impegno".

"Fin dall'inizio del nostro mandato - hanno sottolineato il presidente e l'assessore al Welfare - ci eravamo assunti l'impegno di rafforzare le azioni sul fronte della sicurezza sul lavoro e nel 2019 abbiamo incrementato le risorse per implementare il personale dedicato a porre in essere tutte le misure necessarie per la tutela dei lavoratori". "Un impegno, questo, che certamente non attenua il dolore delle famiglie e dei colleghi delle vittime di oggi e che continueremo a portare avanti con maggiore forza per impedire il verificarsi di tragedie come quella odierna".

È "l’ennesima tragedia che ci dimostra quanto sia urgente implementare un piano nazionale per la sicurezza sul lavoro a difesa della vita umana - ha rimarcato Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl -. Quello della sicurezza sui luoghi di lavoro è un tema delicato in uno scenario complesso sul quale i sindacati devono rivendicare maggiore attenzione. È necessario - ha concluso - che le istituzioni nazionali e locali si facciano carico del problema prevedendo maggiori investimenti in formazione e prevenzione". 

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