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Cronaca Bresso

Cane azzanna un uomo che cade e muore: i padroni condannati al carcere per omicidio

La vittima per sfuggire al cane era salita su un muretto ed era precipitata. La storia

Avevano perso di vista il cane che la figlia aveva lasciato loro. E quello stesso cane aveva azzannato al polpaccio un uomo che per fuggire era precipitato da un muretto, morendo sul colpo. Per quella morte, adesso, sono stati ritenuti colpevoli da un giudice. 

Il tribunale di Sondrio, su richiesta del pubblico ministero, ha condannato a quattro mesi di carcere marito e moglie - entrambi sessantanovenni di Como - accusati di omicidio colposo per la morte di Elia Cattaneo, settantottenne di Bresso. 

Nel giugno del 2011, mentre si trovava in vacanza a Castello dell'Acqua - in provincia di Sondrio - l'uomo era stato morso a una gamba da un pastore bovaro bernese e nel tentativo di scappare era salito su un muretto. Spaventata, però, la vittima aveva perso l'equilibrio ed era caduta nel vuoto, perdendo la vita. Il cane, avevano accertato le indagini, era scappato da casa dei due coniugi - anche loro in vacanza - ai quali l'animale era stato affidato dalla figlia. 

Il giudice, che si è pronunciato martedì condannando i due per omicidio colposo, ha riconosciuto il nesso di causalità fra il decesso del pensionato e il fatto che il cane fosse in giro libero senza guinzaglio dopo essere uscito dal giardino della villetta di marito e moglie. 
 

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