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Cronaca

Trovato morto in un hotel il "re dei diamanti"

Claudio Giacobazzi, 65 anni, è morto a Reggio. Era l'ad di Intermarket diamond business

Claudio Giacobazzi, l'amministratore delegato di Intermarket Diamond Business - la società con sede in piazza della Repubblica a Milano che si occupa di vendita diamanti - è stato trovato morto in una stanza d'albergo a Reggio Emilia. 

Il decesso, stando a quanto si apprende, è avvenuto lunedì mattina, anche se la notizia si è diffusa soltanto nelle ultime ore. Giacobazzi, 65 anni, è stato trovato disteso sul letto con un sacchetto di plastica sulla testa e sarebbe quindi morto per asfissia. L'ipotesi più probabile, ad ora, è che si sia trattato di suicidio, ma la procura di Reggio ha deciso di disporre l'autopsia sul corpo. 

La società guidata dal manager emiliano, ma "milanese" d'adozione, era rimasta coinvolta in uno scandalo sulla vendita di diamanti ed era accusata di pratiche commerciali scorrette. Dopo alcuni approfondimenti di giornali e programmi tv - Report su tutti - lo scorso 30 ottobre l’Antitrust aveva comunicato di aver comminato multe per oltre 15 milioni di euro a imprese e banche coinvolte nella vendita di diamanti a fini di investimento. Tra quelle aziende coinvolte c'era proprio la Idb di Giacobazzi - multata per 2 milioni -, finita anche in un'indagine della procura di Milano per truffa proprio per le stesse pratiche commerciali. 

In sostanza, secondo quanto certificato dall'Antitrust, Idb e altre società del settore avrebbero venduto i loro diamanti ai clienti delle banche valutandoli e quotandoli a prezzi fuori mercato ed evidentemente svantaggiosi per gli acquirenti. A quel punto, l'unica alternativa per i clienti che volevano rivendere i preziosi era rivolgersi di nuovo alle stesse aziende, con tutti i costi del caso. 

E non solo. Perché Giacobazzi e altri amministratori della società milanese - aveva rivelato il Corriere della Sera qualche giorno fa - sono coinvolti in una seconda indagine per i trasferimenti - sospetti secondo i pm - di alcune quote societarie di Idb che fino al 2017 era rimaste intestata alla fondatrice Antinea Massetti De Rico e a suo marito, entrambi morti proprio nel 2017. 

In occasione di quella indagine la Procura di Milano ha disposto sequestri per 70 milioni tra conti correnti e azioni di Idb conferite a un trust.
 

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