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Cronaca

E' morto Francesco Obinu, vittima di una molotov artigianale

Aveva costruito una bomba artigianale insieme a due amici seguendo le istruzioni trovate su internet. Il 14enne, dopo l'esplosione, aveva riportato ferite gravi. E' morto ai Riuniti sabato notte.

E' morto sabato notte agli Ospedali Riuniti di Bergamo Francesco Obinu, il ragazzino di 14 anni di Cassano d'Adda che una settimana fa era rimasto ferito dallo scoppio di una bottiglia molotov artigianale, confezionata e fatta esplodere per gioco insieme ad altri due amici di 14 e 15 anni nella zona industriale di Cassano. Il ragazzino era ricoverato da domenica scorsa ai Riuniti, dov'era stato trasferito dopo un primo ricovero all'ospedale di Treviglio.

Dopo otto giorni di agonia e un secondo intervento chirurgico in extremis, è morto a causa di quell'imprudente ordigno artigianale preparato seguendo le istruzioni trovate su internet. Aveva riportato ferite in tutto il corpo, soprattutto nella zona dell'addome. Le condizioni di salute di Francesco sono apparse da subito molto gravi mentre i due amici sono stati più fortunati: uno dei due è già stato dimesso, l'altro è tuttora ricoverato ma non in pericolo di vita.

Il 14enne è stato tradito dalla sua fiducia nella Rete. Un gioco pericoloso di cui forse lui e i suoi amici, un coetaneo e un quindicenne, non si erano resi conto, mentre studiavano il video su Internet e decidevano come realizzare la loro bomba artigianale. Sabato 13 marzo si erano dati appuntamento alle 21,30 in un parcheggio di via Einstein, nella zona industriale di Cassano d'Adda. Non molto distante il padre di uno di loro gestisce un'attività commerciale.

Si erano portati dietro il materiale: una bottiglia di vetro da 25 centilitri che avevano riempito con la polvere pirica di altri petardi, un fazzoletto imbevuto di benzina a fungere da innesco, fiammiferi ed accendini. Sembrava tutto molto facile. Poi hanno acceso l'innesco e l'esplosione li ha investiti. Forse non avevano calcolato i tempi, forse erano rimasti troppo vicini. Le schegge li hanno colpiti alle gambe, all'addome. Uno degli amici di Francesco è ancora ricoverato in ospedale, l'altro è stato dimesso dopo le medicazioni.

Lo scoppio e poi le urla dei ragazzi hanno richiamato l'attenzione dei passanti. Le condizioni di Francesco Obinu sono apparse da subito molto gravi. Il ragazzino è stato portato all'ospedale di Treviglio, da dove poi è stato trasferito domenica mattina in terapia intensiva agli Ospedali Riuniti di Bergamo, per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni di salute sembravano migliorare. Nei giorni successivi all'incidente il giovane aveva dato anche alcuni segni di vita. I medici sono rimasti comunque sempre molto cauti e non hanno mai sciolto la prognosi. Poi però è sopraggiunto un progressivo peggioramento delle condizioni di salute, che ha convinto i sanitari ad intervenire una seconda volta, nel tentativo di salvargli la vita. Il quadro clinico di Francesco si è ulteriormente aggravato nella giornata di venerdì.





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