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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Cade dal letto e gli si staccano gli elettrodi: paziente cardiopatico morto al San Raffaele

Il dramma lo scorso luglio. Ma ora la Procura ha chiuso l'inchiesta per omicidio colposo

Una distrazione generale, questa la linea della procura, che doveva essere evitata. Un incidente assurdo che, sempre secondo la pubblica accusa, doveva e poteva essere prevenuto.

La procura della Repubblica di Milano ha formalizzato l’ipotesi di reato di “omicidio colposo” contro l’infermiera, il medico e il primario dell’unità operativa di Cardiochirurgia dell’ospedale San Raffaele di Milano che erano in servizio nell’ospedale milanese la notte tra il 12 e il 13 luglio 2016, quando un paziente in attesa di operazione era morto dopo essere caduto da un letto del reparto di cardiochirurgia. 

La vittima, come riporta il Corriere della Sera, era affetta da una grave disfunzione ventricolare e, in attesa dell’intervento di rimozione del pacemaker, era stata ricoverata e collegata a un pacemaker epicardico.

Durante la notte, però, per cause ancora non chiare, l’uomo sarebbe caduto dal letto e, sotto il peso del proprio corpo, gli elettrodi si sarebbero staccati, causandogli un arresto cardiaco poi rivelatosi fatale.  

Un dramma, questo, causato - secondo la procura - dall’assenza di sbarre al lato sinistro del letto, che evidentemente avrebbero fermato la caduta della vittima. 

Ora, i pm hanno consegnato ai tre indagati un avviso di conclusione delle indagini e deposito degli atti, nei quali viene contestata l’ipotesi di reato di “omicidio colposo”. Gli indagati - un’infermiera specializzata, il medico di guardia quella notte e il primario - sono accusati di “aver omesso di disporre o di adottare o di applicare misure idonee a prevenire cadute accidentali dal letto dei pazienti ricoverati con patologie a rischio di vita”. 

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