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Cronaca Trenno / Via Novara

Scontri prima di Inter-Napoli, morto il tifoso investito durante i tafferugli fuori da San Siro

L'uomo, 35 anni, è morto all'ospedale San Carlo di Milano. Era stato investito in via Novara

Sarebbe stato travolto da un Suv mentre tutto intorno volavano bastoni, bottiglie e fumogeni. Poi, sarebbe stato caricato in macchina e portato in ospedale. Ma per lui, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. È morto all'ospedale San Carlo di Milano l'uomo di trentacinque anni, ultrà del Varese e dell'Inter, che era stato investito verso le 19 di mercoledì sera in via Novaraall'angolo con via Fratelli Zoia. 

Scontri prima di Inter-Napoli, un morto | Video

Lì, prima di Inter-Napoli, circa cento tifosi nerazzurri - armati e accompagnati dai gemellati di Nizza e proprio di Varese - avevano teso un agguato agli ultras del Napoli, arrivati allo stadio senza scorta e a bordo di minivan. Ne era nato uno scontro violento, con lancio di bottiglie e fumogeni - un tifoso del Napoli accoltellato e altri tre feriti - e un fuggi fuggi generale. 

Cardona: "Chiedo la chiusura della curva dell'Inter" | Video

Tifoso dell'Inter morto: investito da un suv

Proprio in quel momento - stando a quanto riferito dal Questore di Milano, Marcello Cardona - un suv nero che viaggiava nella corsia di soprasso aveva travolto il 35enne Daniele "Dede" Belardinelli, volto noto del gruppo Blood Honour di Varese con precedenti e daspo alle spalle, l'ultimo ricevuto nel 2012 dopo gli scontri prima di un'amichevole tra Como e Inter.

Dopo l'incidente, erano stati gli stessi ultras del Napoli - tutti con regolare biglietto - ad allertare i soccorsi e ad indicare agli agenti il ferito, che è poi stato dichiarato morto al San Carlo, dove era stato accompagnato da alcuni suoi amici in condizioni disperate e dove era stato sottoposto a un intervento d'urgenza, poi rivelatosi inutile. 

Il nuovo video amatoriale degli scontri a Milano

Non è escluso, secondo gli investigatori, che l'autista del suv non si sia accorto di nulla, anche a causa del caos che c'era in strada.

Arrestati tre ultras dell'Inter

Le indagini sono partite immediatamente e tra la notte di mercoledì e la mattina di giovedì tre ultras della Curva Nord dell'Inter sono stati arrestati dalla Digos perché presenti all'agguato contro i rivali partenopei: i tre devono rispondere, per ora, dei reati di rissa e lesioni. Gli agenti hanno anche eseguito dieci perquisizioni, tra cui quattro a casa di ultras interisti e tre nelle abitazioni di tifosi del Varese, e non escludono di effettuare altri fermi nelle prossime ore.

Nella serata del 27, poi, si è saputo che al momento gli indagati sono nove in tutti, compresi i tre arrestati. Ore in cui si continuerà anche a cercare il suv che ha travolto il 35enne. Il conducente si è allontanato e - ha spiegato Cardona - rischia almeno l'accusa di omicidio stradale. 

Curva Nord chiusa e trasferte vietate

"Per noi è inaccettabile quello che è successo - ha attaccato il capo della polizia milanese -. Proprio lì vicino era previsto l'aggancio dei pulmini con una pattuglia di scorta, la Meazza 1. È stata un'azione squadristica avvenuta in modo ignobile e stiamo già preparando dei Daspo durissimi", nove dei quali sono già pronti. 

"Richiederò - ha annunciato Cardona - di vietare le trasferte dell'Inter fino alla fine del campionato e chiederò la chiusura della curva Nord fino al 31 marzo, per cinque giornate di campionato più una di Coppa Italia".

La prefettura di Firenze, intanto, ha sospeso la vendita di biglietti per Empoli-Inter in programma alle 15 di sabato 29 dicembre ai residenti in Lombardia.

Video | Cardona: "Basta trasferte per i tifosi dell'Inter"

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