Moschea a Milano: "Egidia del Comune, soldi da Marocco o Giordania"
Le idee della Casa della cultura islamica di via Padova, secondo cui è sbagliato che la futura moschea sia "targata" da una specifica associazione
Una moschea di tutti, e non solo di una associazione particolare. Lo propone Benaissa Bounegab, direttore della Casa della cultura islamica di via Padova 144, intervenendo nel dibattito sulla moschea a Milano dopo la campagna del Caim. Secondo Bounegab, il modello potrebbe essere quello dell moschea romana, realizzata con denaro dell'Arabia Saudita e poi affidata, per la gestione, alle associazioni italiane.
"La moschea a Milano - dice Bounegab - deve stare sotto l'egidia delle istituzioni". E i soldi? Secondo Bounegab, si dovrebbero reperire in Paesi che esprimono "un Islam buono", come Giordania o Marocco. Una cosa è certa: "Milano non può presentarsi all'Expo senza moschea".