rotate-mobile
Cronaca

Case, macellerie, magazzini: “In Lombardia ottanta moschee abusive, interverremo”

L'assessore regionale Viviana Beccalossi: "Valuteremo come porre rimedio". Dettagli

Tra Milano e la Lombardia ci sono, secondo il Pirellone, ottanta moschee “non conformi alla legge regionale sulle attrezzature religiose”: in una parola abusive. 

A fare i conti, dopo la mappatura chiesta a luglio scorso - quando un prete era stato sgozzato in una Chiesa in Normandia -, è Viviana Beccalossi, assessore regionale al territorio, urbanistica, difesa del suolo e città metropolitana. 

"Il quadro emerso dalla mappatura - le parole dell’inquilina del Pirellone - evidenzia tutti i nostri dubbi, ovvero che molti dei cosiddetti centri culturali islamici non sono altro che moschee non conformi alla legge regionale sulle attrezzature religiose. Valuteremo, per quanto di nostra competenza, come porre rimedio a questa situazione di illegalità”.

Viviana Beccalossi ha poi ricordato che "alla lettera inviata da Regione Lombardia per conoscere la situazione dei singoli territori hanno risposto 688 comuni" e - questo il passaggio più importante - “che sono considerate da approfondire circa ottanta situazioni in cui macellerie, abitazioni private e magazzini verrebbero di fatto già usati come moschee”. 

L’assessore ha poi spiegato di aver consegnato già tutti i documenti al prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, e non ha risparmiato una stoccata al comune. “Per non parlare - le parole della Beccalossi - dei silenzi da parte di molti comuni, primo fra tutti Milano, che si sono limitati a vuote risposte di cortesia, salvo poi costituirsi parte civile in azioni legali riguardanti, appunto, moschee abusive".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Case, macellerie, magazzini: “In Lombardia ottanta moschee abusive, interverremo”

MilanoToday è in caricamento