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Cronaca Motta Visconti / Via Giuseppe Ungaretti

Triplice omicidio a Motta Visconti, proseguono le indagini

La cassaforte di casa Lissi è stata trovata aperta e svuotata dei contanti che conteneva: «cifra di poco conto», secondo quanto trapelato

Aggiornamento: al termine di un lungo interrogatorio è stato fermato Carlo Lissi, il padre marito con l'accusa di triplice omicidio.

Una rapina finita male. Potrebbe esserci questo dietro al triplice omicidio di Motta Visconti (Milano) in cui hanno perso la vita Cristina Omes e i suoi due figli, di 5  anni la bimba, di 20 mesi il più piccolo.

Gli inquirenti, infatti, hanno trovato la cassaforte aperta e svuotata dei contanti che conteneva, una «cifra di poco conto», secondo quanto trapelato. Potrebbe trattarsi di una rapina, ma gli investigatori si muovono cautamente. Infatti né sul forziere né sulla porta di ingresso dell’abitazione sono stati trovati segni di effrazione. La cassaforte aperta e «ripulita», quindi, potrebbe essere solo una messa in scena.  

Non è ancora chiara la dinamica del delitto. Sul caso sono ancora in corso accertamenti. Nel frattempo è stato confermato che l’arma del delitto non è ancora stata trovata e che i corpi dei bambini sono stati trovati lontano da quello della madre: la bambina nella sua stanza, il bimbo nel letto matrimoniale, mentre la madre era riversa nel soggiorno.

Sono ancora in corso le indagini. Per il momento non ci sarebbero né indagati né fermati. Il procuratore capo di Pavia Gustavo Cioppa, tuttavia, ha espresso un cauto ottimismo sulla possibilità che il caso possa trovare una soluzione nelle prossime ore. 

Triplice omicidio Motta Visconti (foto YouReporter)

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