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Cronaca Cagnola / Piazza Prealpi

Ndrangheta, gli imprenditori collusi con il clan

Chi chiedeva protezione per i debiti, chi al contrario aiuto a riscuotere crediti

Due degli imprenditori arrestati martedì mattina per 'ndrangheta "fotografano" perfettamente le attività della cosca smantellata ma anche la connivenza tra il mondo degli affari e quello della criminalità organizzata. E il caso s'intreccia con lo stadio Meazza di San Siro.

Stiamo parlando di Cristiano Sala, che fino al 2010 era capofila del catering per conto dell'Inter (ovviamente estranea alla vicenda). Sala aveva accumulato vari debiti. Tra i suoi creditori l'imprenditore Marco Santulli. Ebbene: Santulli si era rivolto al clan Martino, sgominato martedì mattina, per farsi aiutare ad esigere il suo credito. Sala, dal suo canto, aveva bussato alla porta di una 'ndrina di Desio per ottenere protezione. Il maggior peso della cosca Martino ha fatto sì che "vincesse" il credito di Santulli. Così entrambi si sono alla fine messi a disposizione della cosca Martino.

A questo punto Sala ha cercato di subentrare nel catering del Milan (anche la società rossonera è ovviamente estranea), ottenendo l'aiuto del carabiniere Carlo Milesi: obiettivo, far finire nei guai una società concorrente, con tanto di ispezione il 16 dicembre 2013 in occasione di Milan-Roma. Da quello che riferiscono gli inquirenti, successivamente Milesi ha parlato più volte con dirigenti del Milan per cercare di convincerli a cambiare la società di fornitura del catering per la stagione 2014/2015.

L'operazione è stata bloccata di fatto dall'arresto per droga di Giulio Martino, avvenuta a marzo 2014.

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