'Ndrangheta, a Buccinasco il prefetto fa chiudere un distributore di benzina
L'interdittiva è il coronamento di una complessa attività d'indagine condotta dai carabinieri della Compagnia Corsico e dai militari del Nucleo informativo del Comando provinciale di Milano
Un benzinaio di Buccinasco, G.G., si è visto notificare dai carabinieri di Corsico una interdittiva antimafia emessa dal prefetto di Milano. I sigilli al distributore, in via dei Mille, sono stati apposti dalla polizia locale. L'interdittiva è il coronamento di una complessa attività d'indagine condotta dai carabinieri della Compagnia Corsico e dai militari del Nucleo informativo del Comando provinciale di Milano. Il provvedimento deriva da una complessa attività che ha permesso di accertare possibili rischi, circostanziati, di infiltrazione e di condizionamento della criminalità organizzata negli indirizzi gestionali della ditta di cui l'uomo è titolare.
Le indagini dei carabinieri: “nord-sud” e “infinito”
E non solo: vi sarebbero concreti collegamenti con elementi investigativi emersi nel corso di operazioni “nord-sud” e “infinito”, riguardanti le locali di ‘ndrangheta operanti nell’hinterland milanese. In particolare, un membro della famiglia Zappia è tra coloro che gestiscono l'attività, e la stessa famiglia avrebbe acquistato la stazione di carburante nel 1985 dopo una serie di atti intimidatori ai danni del precedente titolare, cosa scritta nelle carte del processo "nord-sud".
Il sindaco: "Non facciamo sconti"
"A Buccinasco non si fanno sconti, le regole vanno rispettate e il territorio tutelato: conosciamo la nostra storia e sappiamo bene che il pericolo di infiltrazioni mafiose nelle attività commerciali e imprenditoriali è reale", ha commentato il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti.