Una bella nevicata su Milano? No, neve "chimica" e "inquinata"
Prima campagna ricoperta di galaverna; poi, martedì 17 gennaio, su ampie zone del Milanese, una fitta nevicata. Ma non è neve: è (tristemente) ghiaccio che "incontra" l'inquinamento
Dopo la galaverna è il turno della neve chimica. I venti gelidi della Russia hanno portato basse temperature e - combinandosi con l'inquinamento lombardo - hanno dato luogo ad un fenomeno alquanto inusuale: la neve chimica.
Il fenomeno è provocato da sostanze inquinanti come gli idruri di mercurio, i silicati e il solfuro di rame. La struttura di queste particelle - particolarmente simile a quella esagonale dei cristalli di ghiaccio - fungono da germi cristallini provocando la formazione e la caduta al suolo di neve sotto forma di vere e proprie nevicate senza alcun diretto apporto da eventuali presenze di nubi. Il fenomeno però ha vita breve: una volta esaurite le particelle inquinanti le nevicate terminano.
Un fenomeno inusuale ma significativo che mostra quanto è inquinata l'altomilanese e la pianura padana. La prima nevicata chimica - come leggiamo su wikipedia - si è scatenata nel dicembre dell'84 a Paderno Dugnano, un comune dell'hinterland milanese.