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Cronaca

La ragazza che vuole far sorridere Milano (e i milanesi)

L'iniziativa è di Nicoletta Crisponi: fotografie appese per Milano con labbra sorridenti. Ma mancano i permessi: e lei cerca di convincere Boeri. A MilanoToday spiega come

Vi ricordate Nicoletta Crisponi? E' la ragazza milanese che ai tempi della sua tesi di laurea ideò il flash mob "1Kiss4NewYork": 500 baci in 6 ore in piazza del Duomo.

Passano i mesi e Nicoletta diventa una pendolare casa-lavoro, come tanti. "Mentre mi reco al lavoro in treno - scrive - mi rendo conto che la realtà che mi circonda è distratta, racchiusa nei propri pensieri e con poca voglia di comunicare con gli altri, anche solo attraverso un sorriso o un buongiorno".

Milano che sorride

Di qui la nuova idea, "SmileMi": allestire fotografie di labbra sorridenti in giro per Milano. Con una breve descrizione (nome, età e professione del "proprietario" delle labbra fotografate). Un "messaggio di positività e benessere", come scrivono Nicoletta e il suo gruppo, per una "Milano che sorride ai suoi cittadini, o a chiunque vi s'imbatta". Ma è sorto subito un problema: appendere una fotografia su un muro o su una pensilina dell'autobus vuol dire imbrattare.

Così Nicoletta Crisponi si è rivolta all'assessore alla cultura Stefano Boeri, per ora senza successo. Senza perdersi d'animo, la Crisponi e i ragazzi e le ragazze che la stanno aiutando hanno ideato un evento alternativo: hanno chiesto a chiunque, e ovunque viva, di prendere una cartolina, disegnare un sorriso e spedirla all'assessorato alla cultura. E naturalmente di inviarne una copia via email a loro, così da pubblicarle sulla pagina Facebook.

"L'obiettivo - spiega Nicoletta Crisponi a MilanoToday - è quello di far capire a Boeri che si tratta di un'ottima idea e di convincerlo a darci l'autorizzazione per appendere le fotografie". Domenica 3 novembre è già in programma il seguito: Nicoletta e il suo gruppo si recheranno in piazza del Duomo con una grande cartolina che raffigura la stessa piazza, con al centro un foro. E chiederanno ai passanti di affacciarsi attraverso il foro e sorridere. Poi, il giorno successivo, porteranno la mega-cartolina a Boeri, che nel frattempo avrà già ricevuto quelle degli altri.

"Speriamo però - conclude Nicoletta Crisponi - che ci contatti prima".

 

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