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Cronaca

No Tav in Centrale, centinaia i manifestanti: «Via dalla Valsusa»

Slogan e cori contro giornalisti, polizia, governanti. Centinaia i manifestanti No Tav in Centrale. "Con un 1 chilometro di Tav fate 55 nuovi treni pendolari"

Presidio degli attivisti No Tav in Stazione centrale a Milano, contro la costruzione dell'alta velocità in Valsusa, in Piemonte. Alle 18 di giovedì 1 marzo, infatti, centinaia di manifestanti si sono radunati sono sotto i tabelloni degli orari della stazione milanese. 

No Tav in stazione centrale © Scotti/MilanoToday e "Il Cantiere"

A fronteggiarli un folto cordone di polizia e forze dell'ordine. Gli attivisti hanno cercato di bloccare l'accesso ai binari, ma dopo qualche tentativo hanno desistito. 

Non sono mancate scaramucce e tensioni, ma tutto si è svolto senza azioni "violente" e scontri tra le due fazioni. Nell'enorme atrio della stazione si sono levati cori contro la polizia - "Via via la polizia" -, contro i giornalisti e contro il governo Monti - "Giù le mani dalla Valsusa". Diverse volte è stato inneggiato Luca Abbà, il manifestante finito in coma farmacologico dopo un volo di dieci metri da un traliccio elettrico.

"Con 500 metri di Tav - si leggeva in un cartello -, un nuovo ospedale con 1.200 posti letto, 226 ambulatori, 38 sale operatorie". E ancora: "Con un chilometro di Tav, un anno di tasse universitarie per 250mila studenti, oppure 55 nuovi treni pendolari". 

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