Numero unico 112, polemiche: "Causa gravi ritardi nei soccorsi"

Da poco è attivo il numero unico per le emergenze, il 112: e già fioccano le polemiche. E' il Siulp (sindacato dei poliziotti) a gettare benzina sul fuoco. Secondo i dati del sindacato, infatti, il sistema causerebbe "gravi ritardi nei soccorsi", con tanto di "episodi imbarazzanti" già segnalati agli organi nazionali.

Il Siulp cita ad esempio i bambini feriti a capodanno: "la pattuglia sarebbe arrivata 40 minuti dopo", si legge in una dura nota, quando ormai non c'era più nessuno e la dinamica è stata poi ricostruita presso l'ospedale. E nel caso di una rapina a un passante, le forze dell'ordine sarebbero state addirittura insultate dalla vittima per il ritardo con cui sono arrivate. La vittima, nel frattempo, aveva provato a inseguire i ladri senza successo e poi, quando gli agenti sono arrivati sul posto, si è "sfogato".

"Ad oggi il numero unico è di fatto un call center", spiega Mauro Guaetta (segretario provinciale): "Vi operano esclusivamente persone che nulla hanno a che vedere con le forze dell'ordine. In realtà è stato istituto un passaggio in più tra la richiesta di aiuto del cittadino e la possibilità di fornirlo in maniera rapida e celere. Questa situazione, unita a un software malfunzionante e inadeguato a una grande città come Milano, ha creato gravi ritardi nell' intervento dei mezzi di tutti gli operatori''.

Il software in particolare non consente ancora agli operatori di leggere sullo schermo la scheda della richiesta d'intervento, pertanto l'operatore del numero unico (Nue) deve telefonare e rispiegare tutto all'operatore che a sua volta contatta il richiedente e decide il tipo di intervento.

"Siamo favorevoli all'istituzione del numero unico", commenta Guaetta, ma "organizzato con modelli collaudati" come quello spagnolo, che prevede anche operatori di polizia, vigili del fuoco e sanitari all'interno della sala operativa del numero unico in modo da "rendere immediata e qualificata la risposta".