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Cronaca Stazione Centrale / Via Fabio Filzi

Famiglia con un bimbo piccolo sgomberata da casa Aler: occupata la Regione a Milano

Giovedì pomeriggio gli attivisti per il diritto all'abitare hanno occupato - per poco - la sede regionale di via Filzi. In mattinata, tensione in via Morgantini per uno sgombero di una casa

Prima hanno cercato di “salvare” la casa di una coppia egiziana con un figlio. Poi, dopo qualche momento di tensione con la polizia, hanno preso le bandiere, gli striscioni e le tende e hanno occupato la Regione. Un “picchetto” durato pochi minuti, ma dal forte valore simbolico perché proprio quelle tende per molti si sono trasformate in vere e proprie abitazioni dato che - come hanno scritto su uno striscione - “le vostre politiche ci lasceranno senza casa”.  

Giornata movimentata, a Milano, quella dei comitati per il diritto all’abitare, che sono scesi in strada per far sentire - ancora una volta - la propria voce. La prima piccola manifestazione, improvvisata, è andata in scena in mattinata in via Morgantini, zona San Siro. Lì, gli antagonisti sono intervenuti per cercare di evitare lo sgombero di una famiglia egiziana che aveva occupato abusivamente una casa Aler e non sono mancati attimi “elettrici”, con i ragazzi e gli agenti della Digos che sono quasi arrivati a contatto

Milano, blitz dei comitati per la casa: occupata la Regione - FOTO

Dopo lo sgombero, i manifestanti - soprattutto quelli riuniti nel comitato “Abitanti di San Siro” - hanno sfilato in strada con le bandiere “Stop sfratti”. Qualche ora dopo, poi, loro stessi si sono resi protagonisti di un blitz negli uffici regionali di via Filzi. 

Gli attivisti hanno sistemato gli striscioni, le tende e hanno distribuito volantini all’esterno, prima dell’arrivo della Digos che ha “sciolto” l’occupazione. 

Proprio nei volantini, i manifestanti hanno spiegato le loro ragioni. Nel loro mirino “la nuova proposta di legge regionale, che continua a speculare sull’emergenza abitativa invece di trovare soluzioni dignitose. Questa nuova proposta di legge continua la svendita delle case popolari ai privati, elimina le assegnazioni in deroga per emergenza e - si conclude il messaggio dei comitati - alimenta sempre più la precarietà abitativa”. 

L’ultimo nome sulla lunga lista di “precari abitativi” è stato scritto giovedì mattina. Mentre, come hanno ricordato gli stessi manifestanti, “diecimila case sono vuote”. 

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