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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Padre Luigi Monti

Occupazioni abusive: Assolto Omar Moreschi per insufficienza di prove

E' stato assolto per insufficienza di prove, Omar Moreschi, sospettato di far parte di un'organizzazione che gestiva il racket delle occupazioni abusive in via Padre Luigi Monti. Complice dell'assoluzione, per "Sos racket e usura", l'omertà della gente

"Questa sentenza non ci demoralizza né dimostrerà che il racket degli alloggi a Milano non esiste, ma dobbiamo tenere presente che il processo si è svolto con testimoni che sono stati intimiditi". Così Frediano Manzi, presidente di "Sos racket e usura" ha commentato, ieri, l'assoluzione per insufficienza di prove di Omar Moreschi, accusato di far parte di un'organizzazione che gestiva il racket delle occupazioni abusive di alloggi popolari in via padre Luigi Monti.

L'inchiesta, coordinata dal pm Antonio Sangermano, era scaturita da un filmato-denuncia (in cui si distingueva Giovanna Pesco) dell'associazione "Sos racket e usura'', presideuta da Frediano Manzi e riguardava un presunto racket delle occupazioni abusiva di appartamenti in via Padre Luigi Monti (zona viale Padova). Il pm, in questi giorni, ha chiesto il giudizio immediato per altre cinque persone arrestate dalla polizia il 20 maggio scorso nell'ambito di una nuova indagine sul racket delle occupazioni che riguarda la zona di Quarto Oggiaro. Tra gli indagati un funzionario pubblico che avrebbe chiesto anche favori sessuali per evitare gli sgomberi degli appartamenti occupati abusivamente, in cambio di denaro che finiva nelle tasche dell'organizzazione.

Manzi, nonostante la sentenza, ha espresso la sua fiducia alla Procura, "con cui continueremo a collaborare. Il clima di omertà che si è creato in tutti questi anni tra gli abitanti di via Padre Luigi Monti non ha di certo favorito le indagini - ha proseguito Manzi - Invece la nostra associazione in questi ultimi mesi ha raccolto centinaia di nuove denunce di cittadini". Denunce che verranno consegnate al pm Antonio Sangermano il prossimo 20 luglio, giorno in cui è attesa la sentenza del processo con rito abbreviato nei confronti di Giovanna Pesco e sua figlia Anna Cardinale, compagna di Moreschi, e ritenute anche loro componenti dell'organizzazione.

Omar Moreschi, in aula alla lettura del dispositivo insieme alla compagna, non ha voluto commentare la sua assoluzione. Il suo difensore, l'avvocato Agostino Scialla, premettendo che bisognerà attendere le motivazioni (il Tribunale si è dato 90 giorni di tempo), ha spiegato: "Quello che è emerso a caldo é che il quadro accusatorio è stato insufficiente per determinare la condanna. Mi fa piacere - ha continuato il legale - perché il mio assistito ha sempre dichiarato la sua innocenza".

Per l'avvocato "é indubbio che a Milano da molti anni ci sia un problema legato all'occupazione abusiva delle case ed è anche vero che forse la Procura della repubblica è intervenuta sull'onda emotiva del filmato (quello di "Sos racket e usura", da cui partirono le indagini ndr) e degli interventi del vice sindaco. A parer mio per risolvere il problema ci sono altri modi al di fuori delle aule di giustizia". Il difensore ha inoltre voluto sottolineare che il suo cliente dall'11 novembre al 25 giugno scorsi "é stato prima in carcere e poi agli arresti domiciliari per un'accusa che non è stata dimostrata".

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