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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Baggio / Via Maffeo Bagarotti

L'amico di 32 anni confessa: "Ho ucciso io Tiziana Pavani"

Svolta sull'omicidio della donna di 54 anni trovata morta nella sua abitazione di Baggio giovedì 12 gennaio. Il 32enne è stato fermato dalla polizia e ha confessato davanti al magistrato

Ha confessato nella notte di sabato 14 gennaio Luca Raimondo Marcarelli, l'italiano di 32 anni senza precedenti penali fermato dalla squadra mobile con l'accusa di avere ucciso Tiziana Pavani, 54enne, nell'appartamento di lei in via Bagarotti 44 a Baggio. La polizia è arrivata al giovane analizzando la cerchia più stretta di amicizie della donna, che viveva da sola dopo il divorzio e lavorava come amministrativa nell'asilo di via Anselmo da Baggio. 

Milano, donna trovata morta in casa con ferite alla testa - Foto B&V

I due si conoscevano da cinque anni e avevano una relazione saltuaria. Secondo la confessione resa dall'uomo davanti al pm Letizia Mannella e agli agenti della squadra mobile guidati da Lorenzo Bucossi, il movente del delitto non è sentimentale bensì economico. Il 32enne ha spiegato agli investigatori e al magistrato di avere in precedenza prestato 2.450 euro alla vittima e di sospettare che non gli sarebbero stati restituiti. I due avevano trascorso la serata dell'11 gennaio insieme, a casa di lei, discutendo di questo. Marcarelli ha anche assunto cocaina durante la serata. Poi, nel cuore della notte, mentre Tiziana dormiva in camera da letto, ha preso una bottiglia dalla cucina e ha colpito la donna in testa tre volte, soffocandola infine con un cuscino. 

Poi ha aperto i rubinetti del gas nella speranza che uno scoppio "cancellasse" eventuali prove e si è allontanato dall'abitazione con i due telefoni cellulari di Tiziana e con la tessera bancomat della donna, con cui ha prelevato 500 euro in uno sportello nelle vicinanze, ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Infine ha gettato i cellulari e la tessera del bancomat. Nella giornata successiva, stando a quanto raccontato agli investigatori e al pm, ha speso tutti i soldi ritirati allo sportello acquistando Gratta e Vinci, ricaricando il suo cellulare e poi in birre e slot machines.

Le indagini si erano immediatamente concentrate sulla cerchia più stretta di conoscenti di Tiziana Pavani: gli agenti avevano anche perquisito l'abitazione del 32enne nella stessa serata di giovedì senza però, lì per lì, trovare alcun riscontro. 

Il corpo era stato scoperto da un vicino di casa, intorno alle sei e mezza di giovedì pomeriggio: il vicino aveva sentito un fortissimo odore di gas proveniente dall'appartamento ed era entrato (la porta non era chiusa a chiave) scoprendo Tiziana con la testa fracassata, sdraiata sul letto.

VIDEO | Omicidio Pavani: parla un conoscente della vittima

omicidio_pavani

Il 32enne risponde ora di omicidio volontario e rapina. Il pm Letizia Mannella ha chiesto per lui la custodia cautelare in carcere, valutando che sussiste il pericolo di fuga e di reiterazione di un reato, considerata - si legge nell'ordinanza - «la spiccata pericolosità sociale» di Marcarelli, che per "cancellare" le prove del delitto non ha esitato ad aprire i rubinetti del gas «ponendo i presupposti per il perpetrarsi di una strage nel condominio».

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