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Cronaca

Omicidio cileno, la difesa: "Errore giudicare Amigoni dalle foto su Fb"

L'agente di polizia locale che lo scorso 13 febbraio a Milano sparò durante un inseguimento e uccise un cileno di 28 anni per la difesa è una persona "equilibrata" e "professionale", non certo un "giustiziere"

L'agente di polizia locale che lo scorso 13 febbraio a Milano sparò durante un inseguimento e uccise un cileno di 28 anni è una persona "equilibrata" e "professionale", non certo un "giustiziere" o un "esaltato", ma un vigile che non ha sparato ad una distanza ravvicinata né tanto meno con l'intenzione di uccidere. E' quanto in sostanza ha riferito lunedì 15 ottobre in aula l'avvocato Gian Piero Biancolella, legale di Alessandro Amigoni imputato di omicidio volontario per la morte di Marcelo Valentino Cortes Gomez.

"La personalita di Amigoni non può essere evinta dalle fotografie (..), prese da Facebook, che ritraggono l'imputato allorquando ebbe a partecipare a un corso di perfezionamento nell'uso delle armi alcuni anni prima dei fatti di cui è procedimento", precisa nella memoria difensiva il legale che segnala "le numerosissime foto nelle quali" l'imputato "viene ritratto con il figlioletto di pochi mesi" e descrive il vigile come una persona che "non ha mai avuto richiami né provvedimenti disciplinari" anzi "diversi encomi dai Comuni" presso ai quali ha lavorato.

La difesa ha inoltre sostenuto che la distanza così come ricostruita dai consulenti dell'accusa (meno di tre metri) non può dirsi certa poiché fratturando una costola della vittima il proiettile sarebbe stato deviato, 'tracciando' una linea di entrata e uscita diversa da quella presa in esame dalla polizia scientifica. La distanza, sottolinea Biancolella "é certamente superiore rispetto a quella indicata dalla polizia scientifica e di gran lunga più compatibile" con quella riferita dall'agente. In udienza davanti al gup Stefania Donadeo l'avvocato ha poi sottolineato l'impossibilità di pensare che il vigile volesse uccidere, chiedendo al giudice l'assoluzione. La sentenza è prevista il 18 ottobre prossimo.

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