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Cronaca

Omicidio a Miradolo: dentista ammazzato "per sbaglio"

L'omicida (che poi si è suicidato) pensava fosse l'amante della giovane fidanzata: ma non c'era nessun elemento che lo facesse supporre

Li ha aspettati fuori dallo studio dentistico in cui lavoravano, in una corte di via Garibaldi a Miradolo Terme, paese di circa 4mila abitanti nel Pavese e ha fatto fuoco, uccidendo quello che riteneva il suo rivale in amore e poi si è ammazzato, davanti alla sua fidanzata impietrita dalla paura.

Domenico Siviglia, 42 anni, venditore di automobili, divorato dalla gelosia (che stando ai primi riscontri sembra fosse del tutto immotivata), è partito in serata da Milano con due pistole, una calibro 45 e una calibro 7,65 per andare a Mirandolo. Ha atteso la sua fidanzata, di 24 anni, e il dentista con cui lei lavorava, Fabio Facchini, 48 anni, i quali avevano finito il lavoro, e ha fatto contro l'uomo: almeno tre colpi, in faccia e al petto a Facchini che non ha avuto scampo.

La ragazza ha temuto che dopo toccasse a lei; Siviglia, invece, che aveva già scaricato il caricatore della prima pistola, ha impugnato l'altra arma e si è sparato, uccidendosi. Gli spari hanno attirato gente, erano circa le 20.30, e sono stati chiamati gli operatori del 118 e i carabinieri.

I primi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dei due uomini e raccogliere le dichiarazioni dell'unica testimone: la fidanzata di Siviglia, che continuato a ripetere che tra lei e il suo datore di lavoro non c'era mai stato nulla, se non un rapporto professionale.

Le indagini stanno ora cercando di appurare se il venditore d'auto avesse dato manifestazioni violente di gelosia in passato e se le armi di cui si è servito fossero denunciate regolarmente. Certo è che da Milano era giunto a Miradolo con l'intenzione di uccidere, portandosi addirittura due pistole.

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