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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Uccise e torturò la ex e il suo compagno, condannato all'ergastolo: ora è un uomo libero

La decisione della Corte d'Assise: compromesso in modo irreversibile il suo stato mentale

È un uomo libero Dritan Demiraj, il 31enne che nel 2014 uccise in preda alla gelosia l'ex compagna Lidia Nusdorfi e il suo fidanzato, Silvio Mannina. Lo ha deciso la Corte d'Assise di Bologna che ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere sulla base di una consulenza medico legale: i giudici hanno ritenuto compromesso in modo irreversibile il suo stato mentale.

In seguito alla condanna, infatti, il fornaio albanese era stato trasferito nel carcere di Parma dove, il 6 aprile del 2016, era stato aggredito da un altro detenuto. Un'aggressione barbara in seguito alla quale era finito in coma e poi costretto sulla sedia a rotelle perdendo anche parte delle proprie facoltà mentali. 

È stato sottoposto a perizia medico legale su richiesta del difensore, l'avvocato Massimiliano Orrù, dalla quale è emerso che il fornaio 31enne ha perso la memoria, non ricorda gli omicidi commessi né cosa sia accaduto dopo, né cosa lo circondi. Parla ma non si muove autonomamente. "È come un bambino che vive alla giornata - ha spiegato l'avvocato Orrù - una condizione che la medicina indica come irreversibile. Il non luogo a procedere prevede anche l'immediata scarcerazione e rimessa in libertà". 

L'omicidio a Mozzate

L'agghiacciante vicenda venne alla luce quando, nel tardo pomeriggio del primo marzo, fu uccisa la donna, nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Mozzate (Como), località in cui Lidia si era trasferita da Rimini (la città in cui si è celebrato il processo) dopo avere lasciato il compagno. In un primo momento Dritan spiegò di essere stato tutta la notte al lavoro in panetteria e quell'alibi fu confermato anche dal datore di lavoro. Ma i carabinieri non ci credettero e l'uomo alla fine confessò

Alcuni giorno dopo gli investigatori si resero conto che il nuovo fidanzato della donna era scomparso dalla circolazione dal 28 febbraio, giornata in cui aveva ricevuto un appuntamento (via Facebook) da parte di Monica Sanchi, nuova fidanzata di Dritan. Il quale, ad aprile 2014, confessò di avere ucciso anche Silvio, dopo averlo picchiato e torturato.

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