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Cronaca

Farmacista sgozzata durante una rapina: arrestata Patrizia, la mente dell'omicidio

Le intercettazioni hanno rivelato il ruolo della donna, che aveva soggiogato lo zio

Aveva organizzato la rapina e l'omicidio di Giuseppina Jacona, farmacista 79enne di Blufi, in provincia di Palermo. Quella sera, il 21 novembre del 2013, suo zio - e compagno - Angelo Porcello, insieme al 18enne Gandolfo Giampapa, dopo aver fatto irruzione all'interno della farmacia, avevano ucciso la farmacista sgozzandola con un coltello. Per questo motivo è stata condannata a 17 anni e 6 mesi di carcere, per concorso in omicidio. In manette è finita Patrizia Porcello, classe '78.

La donna, dopo l'arresto dei due complici, si era rifatta una vita lontano dalla Sicilia, ad Arese, a pochi chilometri da Milano. Qui si era trasferita col nuovo compagno e con i due figli. L'arresto della 39enne, già sottoposta all'obbligo di dimora, dopo una prima detenzione del 2014, è stato eseguito dai carabinieri della Stazione di Arese.

La rapina e il piano di una vita lontano da Palermo

Stando alle indagini dei carabinieri, i signori Porcello progettavano il colpo da circa un mese. Il loro obiettivo non era l'incasso di giornata ma il 'tesoretto' che sapevano l'arzilla farmacista nascondesse nella propria abitazione, situata proprio dietro il negozio. La coppia era venuta a conoscenza che la 79enne avesse conservato in casa quasi 600mila euro in contanti. Speravano di rifarsi una vita insieme e lontani dalla Sicilia. Per questo motivo, fin dall'inizio, nei loro piani la dottoressa doveva morire. L'omicidio pero doveva essere 'morbido', forse un soffocamento, ma la reazione dell'anziana ha fatto saltare i piani e Angelo - che era ai domiciliari per precedenti reati - l'ha accoltellata alla gola.

La fuga dei due aggressori, in azione a volto scoperto, è durata pochissimo. Una cliente avrebbe trovato la farmacia chiusa e la dottoressa distesa senza vita. Alcuni vicini, poi, hanno visto i due responsabili allontanarsi di fretta dal luogo del delitto. Il primo ad essere stato bloccato è stato il giovane Giampapa, assoldato per mille euro, che si è definito un conoscente di Porcello. Dopo la perquisizione a casa di Porcello, distante poche decine di metri dalla farmacia, i militari hanno rinvenuto e sequestrato 3.720 euro in contanti, frutto della rapina, e gli indumenti intrisi di sangue.

Le intercettazioni e le testimonianze hanno rivelato il ruolo di Patrizia, che aveva completamente soggiogato lo zio: promettendogli una vita insieme all'estero. Prima di essere arrestato, l'uomo aveva scritto un bigliettino indirizzato alla donna ma trovato dai carabinieri: "L'ho fatto per te amore mio". A distanza di anni giustizia sembra fatta.

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