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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lorenteggio / Via Lorenteggio

Uccide la moglie con 29 coltellate condannato a 18 anni, la figlia: "Mio padre deve pagare"

Lui e sua moglie, era emerso dalle prime indagini, litigavano, lo facevano spesso

"Deve pagare fino all'ultimo". A parlare è Valentina, figlia di Luigi Messina e Rosanna Belvisi. Le sue parole si riferiscono al padre, un 53enne, che nel gennaio del 2017 ha ucciso con 29 coltellate la madre 50enne. Non voleva che al padre venisse fatto alcun tipo di sconto.

Lo aveva incontrato al carcere di Pavia prima dell'inizio del processo d'Appello: al termine del quale la Corte d'Assise ha confermato la condanna a 18 anni. "E' andata come speravamo, almeno oggi non è arrivato alcuno sconto di pena anche se comunque continuo a pensare che 18 anni siano pochi", ha commentato la figlia fuori dal tribunale. La 25enne, parlando della sentenza di primo grado che ha visto condannare Messina a 18 anni, si era detta più volte sgomenta. Il pm Gaetano Ruta aveva chiesto l'ergastolo ma l'aggravante della crudeltà era stata esclusa. 

Mercoledì, durante il processo, fuori dal Tribunale c'era anche un presidio di solidarietà nei confronti della 25enne con cartelli con scritto 'Siamo tutte Valentina'.

Dopo l'omicidio avvenuto nella sua casa in via Coronelli, a Milano, l'uomo aveva confessato di aver ucciso la moglie. Era crollato verso le quattro di notte, quando - durante un interrogatorio infinito e pressante - ha ammesso le proprie responsabilità, ammettendo di aver ammazzato la donna con ventitré coltellate dopo una lite

Lui e sua moglie, era emerso dalle prime indagini, litigavano, lo facevano spesso. L’11 novembre scorso, come risultato dai terminali della polizia, gli agenti erano intervenuti nel loro appartamento in zona Lorenteggio per una “lite verbale”, che poi non aveva avuto ulteriori strascichi. Domenica, però, la chiamata arrivata al 118 proprio da Luigi ha avuto un tono diverso, tragico. “Sono rientrato a casa - ha detto alle 15.06 al centralino di Areu -. La porta era aperta. Mia moglie è stata sgozzata”. 

Omicidio in via Coronelli - B&V Photographers

Poche ore dopo il ritrovamento del cadavere gli agenti della Squadra Mobile avevano portato in Questura alcuni inquilini del palazzo e proprio lui, il marito cinquantatreenne della vittima.

“Lo so che adesso pensate che sia stato io - aveva subito detto ai poliziotti davanti al corpo martoriato di sua moglie -, perché ho quel precedente”, una vecchia denuncia per oltraggio e resistenza. Ad attirare l’attenzione dei poliziotti, però, è stata una ferita sulla mano dell'uomo, un taglio. 

VIDEO | Omicidio Belvisi, parla un conoscente della coppia

intervista

Il corpo della cinquantenne, ex custode di quel palazzo e fino a domenica impiegata dell’Inps, era segnato da diverse ferite a braccia e volto, più una - profondissima - alla gola. Ferite, da una prima analisi, compatibili con delle coltellate

Agli agenti, Luigi Messina - ex guardia giurata, ora disoccupato - ha raccontato tutto il suo pomeriggio. Il pranzo, la passeggiata pomeridiana, un dolce mangiato in una pasticceria vicina - un vero e proprio alibi costruito - e poi il ritorno a casa. Quindi, alle 15.06 quella tragica telefonata per chiedere aiuto al 118. Ormai, inutilmente, perché era stato lui stesso ad uccidere la moglie ormai quattro ore prima dopo aver fatto l'amore con lei.

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