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Cronaca

Pesta a sangue e uccide un uomo, ma è madre: viene scarcerata

Decisione che farà discutere: Stefania Citterio, sorella di Pietro Citterio, indagata per l'omicidio del tassista Massari, è stata messa ai domiciliari perchè "ha una bimba di una anno e mezzo"

Decisione che farà discutere dopo la condanna di Morris Ciavarella, assissino del tassista Luca Massari lo scorso ottobre. Il gup di Milano Stefania Donadeo, infatti, ha scarcerato Stefania Citterio, la sua fidanzata. Anche la Citterio avrebbe partecipato al brutare pestaggio (insieme al fratello Pietro), "iniziato" per colpa dell'investimento del suo cane.

Il giudice ha disposto per la donna gli arresti domiciliari richiamandosi a una norma del codice di procedura penale che sancisce che non è applicabile il carcere per le madri che hanno figli di età inferiore ai 3 anni. Stefania Citterio, che ieri è stata rinviata a giudizio insieme al fratello Pietro dallo stesso gup per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi, è madre di una bambina di 1 anno e mezzo e si trovava da circa 9 mesi in carcere e con lei nel penitenziario viveva anche la figlia. Il gup, nel decidere per la scarcerazione, si è richiamata anche a una sentenza della Corte Costituzionale dello scorso marzo con la quale è stata dichiarata incostituzionale la mancata previsione di una misura differente dal carcere per il reato di omicidio.

Dunque, il giudice ha fatto leva sul 'combinato disposto' della sentenza della Consulta e dell'articolo 275, quarto comma, del codice di procedura penale che recita: "Non è applicabile la misura del carcere a mamme con prole minore di 3 anni". Lo stesso gup, invece, ha rigettato la richiesta di domiciliari avanzata da Pietro Citterio, perché sussistono ancora per lui i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari (ansa).

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