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Omicidi Garbagnate Milanese

Uccise l'ex vicina per non restituirle un prestito: condannato all'ergastolo

L'uomo decapitò la vittima e seppellì cranio e corpo in due posti diversi. Resta indagata la moglie

Uccsise e decapitò la 58enne Marilena Rosa Re, di Castellanza: ora il 66enne Vito Clericò, di Garbagnate Milanese, in carcere da settembre 2017, è stato condannato all'ergastolo con rito abbreviato dal gup Alessandra Simion, che ha accolto la richiesta del pm Rosaria Stagnaro. 

Il rito abbreviato, come sconto di pena, ha tolto all'imputato l'isolamento diurno. Clericò è stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dall'occultamento e villipendio del cadavere, dalle sevizie e dalla crudeltà. La moglie Alba De Rosa è indagata a parte per occultamento e villipendio di cadavere. 

Marilena Rosa Re aveva conosciuto Clericò e la moglie a Garbagnate, dove aveva abitato in passato, e aveva loro prestato 80 mila euro, che la coppia non aveva mai restituito. L'assassinio maturò quando la donna chiese indietro il denaro. Clericò la uccise, secondo le indagini, colpendola sei volte e gettò in un campo il cranio della povera vittima, seppellendo invece il resto del corpo nell'orto di casa a Garbagnate.

L'uomo venne arrestato a settembre del 2017, circa un mese dopo la scomparsa della donna avvenuta il 30 luglio di quell'anno. Confessò di essere il responsabile dell'omicidio ma protesse sempre la moglie, affermando di avere fatto tutto da solo: nonostante questo, gli investigatori sono al lavoro per capire quale sia stato il ruolo esatto di Alba De Rosa. Una perizia ha frattanto accertato che Clericò era capace di intendere e di volere.
 

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