Omicidi a Milano, lunedì la decisione sulla convalida del fermo: "Vivevano di furti"
I due sono stati fermati dalle forze dell'ordine con una rapida ed efficace indagine incrociando i filmati di sorveglianza
Sabato pomeriggio si è svolto nel carcere di San Vittore l'interrogatorio di garanzia dei due marocchini, Abderahim Anass e Saad Otmani, fermati dai carabinieri dopo la notte di violenze dove hanno lasciato una lunga scia di sangue.
I due, rispondendo alle domande del giudice - parzialmente in contraddizione l'uno con l'altro, non è ancora chiaro chi ha ferito a morte -, che deciderà lunedì sulla convalida del fermo, avrebbero fatto parziali ammissioni ma in un quadro in cui "non c'era intenzione di uccidere".
Sono apparsi, da quanto è trapelato, abbastanza collaborativi con le autorità per la ricostruzione dei fatti. Hanno affermato di "non sapere che il ragazzo fosse morto" e di "non aver voluto uccidere". Anche se l'uso della lama ancor prima della minaccia stride con questa versione. Erano arrivati in Italia lo scorso anno, non regolari. Non è chiaro come si mantenessero; già arrestati per furto, avevano precedenti di polizia alle spalle.