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Omicidi Rozzano

Uccise il suocero perché 'abusava della figlia', a processo il padre 'vendicatore' di Rozzano

I due responsabili della morte di Antonio C., 63enne, si erano costituiti ai carabinieri

E' stato mandato a processo con rito immediato, davanti alla Corte d'Assise di Milano, il 35enne che nel febbraio 2019 a Rozzano, nel Milanese, ha sparato e ucciso il suocero che era indagato per aver abusato della nipotina. Lo ha deciso il gip Teresa De Pascale che, accogliendo la richiesta del pm Monia Di Marco e dell'aggiunto Letizia Mannella, ha rinviato a giudizio anche il complice dell'omicida.

Omicidio a Rozzano (D. Bennati)

La sera dell'omicidio

I due sono finiti in cella per omicidio premeditato aggravato. Il genero dell'anziano aveva detto: "Ho avuto un black out".

Il racconto dell'altra figlia: "Mio figlio di 2 anni ha visto morire il nonno"

Quella sera uno avrebbe guidato lo scooter per arrivare sul luogo dell'esecuzione. L'altro, invece, avrebbe aperto il fuoco cinque volte contro la vittima per fargli pagare quei presunti abusi. Poi, dopo una notte passata probabilmente in fuga, avevano deciso di arrendersi. 

Si erano costituiti ai carabinieri i due responsabili della morte di Antonio C., il 63enne napoletano ucciso tra viale Lazio e via Venezia a Rozzano, nel parcheggio del centro commerciale "Il Gigante". 

Ucciso il suocero per gli abusi sulla bimba

Dai militari - che già da avevano stretto il cerchio attorno a loro - si erano presentati Emanuele S., un 34enne, e Achille M., un 26enne. Il più giovane è l'uomo che avrebbe guidato lo scooter, mentre il 35enne sarebbe il killer che materialmente ha sparato contro l'uomo, colpito da quattro proiettili a collo, testa e addome. 

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