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Omicidi Stadera / Via Francesco Brioschi

Omicidio di Jessica Faoro: il Comune di Milano parte civile al processo contro il tranviere

Secondo l'inchiesta, l'uomo uccise Jessica con 85 coltellate e poi diede fuoco al corpo

Il Comune di Milano chiederà di essere parte civile contro il tranviere di 39 anni accusato di avere ucciso Jessica Faoro, nel suo appartamento di via Brioschi, a Milano.

La richiesta di costituzione come parte civile di Palazzo Marino contro  Alessandro Garlaschi, verrà formalizzata nell'udienza preliminare che si aprirà il prossimo 7 novembre davanti al gup. La madre e il padre di Jessica chiederanno lo stesso trattamento.

Le indagini su Alessandro Garlaschi, il tranviere di 39 anni considerato responsabile dell'omicidio della 19enne nel proprio appartamento il 7 febbraio del 2018. Secondo l'inchiesta, l'uomo uccise Jessica con 85 coltellate e poi diede fuoco al corpo per cercare di infilarlo in due borsoni di grandi dimensioni. 

Omicidio in via Brioschi (Foto Mesa Paniagua/MilanoToday)

In quel momento Jessica si era stabilita a casa del tranviere e della moglie (che le era stata presentata, però, come sua sorella) perché aveva bisogno di un tetto sotto cui stare e si era offerta di aiutare nelle faccende domestiche. Garlaschi risponderà di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi, e di villipendio di cadavere. Il suo legale Francesca Santini ha già nominato uno psichiatra di fiducia per accertare la capacità di intendere e di volere dell'uomo, che agli investigatori ha ammesso "tre coltellate leggere" aggiungendo di non ricordare nient'altro.

Jessica era madre di una bambina di tre anni che era stata data in adozione. La giovane aveva vissuto per anni in alcune comunità alloggio per minori, dove aveva anche conosciuto il suo fidanzato, ma a febbraio 2018 non aveva dove dormire e aveva conosciuto il tranviere, che aveva proposto di ospitarla.

Tensione ai funerali di Jessica Valentina Faoro

Secondo le risultanze investigative, l'uomo si era infatuato della 19enne. E' molto probabile che l'omicidio sia scaturito da un rifiuto dopo un approccio sessuale. In passato, secondo la testimonianza di alcuni colleghi del tranviere, l'uomo aveva ospitato un'altra ragazza giovanissima in casa, e in quel caso aveva mostrato ai colleghi le fotografie della sua ospite senza vestiti. E a cavallo tra gennaio e febbraio Jessica aveva manifestato l'intenzione di andarsene da quella casa, chiamando anche i carabinieri, in seguito ad una molestia. Ma poi aveva cambiato idea.

La notte dell'omicidio di Jessica, la moglie di Garlaschi (presunta sorella, per quel che ne sapeva la 19enne) era andata a dormire a Segrate dai suoi genitori.

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