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Cronaca

Pacco Bomba s'indaga sul contenuto: esplosivo o polvere pirica?

Al vaglio degli inquirenti i pezzi della busta esplosiva che ha ferito un addetto alle Poste. L'ipotesi più accreditata parla di polvere pirica e non di vero e proprio esplosivo: se così fosse stato, la deflagrazione sarebbe stata molto più potente

Al vaglio della Scientifica, quel che rimane della busta esplosiva che sabato ha ferito l'operatore delle poste che la stava smistando nel Centro meccanizzato postale di piazzale Lugano, a Milano. Le indagini segli inquirenti sono concentrate sul possibile contenuto della missiva: esplosivo o polvere pirica? Per il momento le ipotesi sembrano concentrarsi sulla seconda: se la lettere avesse contenuto dell'esplosivo, la deflagrazione sarebbe stata sicuramnte più potente. L'operatore delle Poste, 56 anni, è stato ferito solo lievemente. L'uomo, Pietro De Simone, è stato dimesso subito dall'ospedale, le sue condizioni non hanno destato preoccupazione. Però è in stato di shock e continua a rivivere i momenti dell'esplosione.

  Sembra che la busta contenesse polvere pirica e non esplosivo  
Secondo quanto si apprende, De Simone ha senso di vertigine e mal di testa e ha passato una notte quasi insonne, ma i suoi familiari lo descrivono sempre “combattivo e grintoso”, come ha dimostrato anche sabato, al suo arrivo in ospedale. Dalla Lega Nord – cui era indirizzata la lettera incendiaria - è arrivata una telefonata di solidarietà e un dirigente delle Poste gli ha fatto visita a casa.

Adesso si tratterà di comparare l'esplosivo contenuto nella lettera di sabato – una busta gialla imbottita all'interno e contenente un portafoglio – con il contenuto delle altre lettere minatorie: la busta esplosiva spedita al Cie di Gradisca d'Isonzo e il tubo esplosivo piazzato alla Bocconi. Le missive minatorie erano state spedite dallo stesso gruppo insurrezionalista, che si firma con uno smile e con il nome 'Sorelle in armi - Gruppo Mauricio Morales'.
  Ancora sotto shock il dipendente delle Poste rimasto ferito  

E ieri, intorno all'ora di pranzo, è arrivata anche la condanna del Ministro della Difesa Ignazio La Russa al gesto di sabato: “Chi manda bombe e proiettili a Berlusconi e al Pdl, la pensa come Di Pietro, e cioé che Berlusconi è un dittatore e va abbattuto”, ha detto La Russa all'uscita del seggio elettorale di Milano dove ha votato.
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