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Cronaca Trezzo sull'Adda / Via Aldo Moro

Tessera sanitaria per entrare al parco. La decisione che fa discutere

E' polemica a Trezzo d'Adda: il sindaco leghista chiude un parco di seimila metri quadri e fa entrare solo strisciando la tessera sanitaria

Entri nel parco solo se hai la tessera sanitaria e la fai strisciare come fosse un badge. Non è uno scherzo, non è una barzelletta, ma quanto si appresta a diventare realtà a Trezzo sull'Adda, al parco di piazza Aldo Moro. La decisione è stata presa già in estate: la prima versione consisteva nel modulo da riempire e presentare alla polizia locale per avere l'autorizzazione all'accesso. 

I cittadini del quartiere si lamentano: pare che questa sia di fatto l'unica area verde della zona. Seimila metri quadri cintati (costo del recinto, 39 mila euro). E' assai probabile che le frequentazioni diminuiranno. Non tanto per la difficoltà nell'estrarre la tessera sanitaria dal portadocumenti o dal taschino, s'intende. Il sindaco leghista Daniele Villa difende la scelta e parla di un progetto di educazione stradale, inserito all'interno dell'area verde, finanziato con 100 mila euro della regione Lombardia, da "tutelare". 

L'opposizione contesta al sindaco e alla giunta di utilizzare come una scusa il percorso di educazione stradale, mentre il vero obiettivo sarebbe quello di tenere gli extracomunitari fuori dal parco stesso. Secondo il sindaco, invece, si tratta semplicemente di avere scelto di destinare l'area unicamente allo scopo didattico. L'amministrazione trezzese, in passato, si era già resa protagonista di decisioni analogamente contestate e controverse, come le panchine di granito in piazza Gorizia fatte rimuovere nel 2015 per evitare "assembramenti" di microcriminali. Così facendo, la giunta tolse le panchine anche, e soprattutto, agli anziani. 

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