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Cronaca

Giovani stranieri, pattuglie miste con i vigili urbani

Per garantire più sicurezza nei quartieri di periferia ad alta presenza di stranieri

Il comune di Milano cerca studenti universitari di origine maghrebina, araba, latinoamericana o cinese. Stagisti da affiancare ai vigili urbani per formare "pattuglie miste" del tutto diverse da quelle che proprio in questi giorni vengono potenziate (esercito e polizia oppure esercito e carabinieri). Anche queste pattuglie andrebbero a lavorare nei quartieri periferici considerati poco sicuri. L'obiettivo di Carmela Rozza, assessore alla sicurezza e polizia locale, è di formarle entro i primi mesi del 2017.

La città olandese di Rotterdam è il punto di riferimento esplicito di questa iniziativa. Lì, infatti, le pattuglie miste sono ormai realtà da tempo, grazie all'impegno di giovani di seconda o di terza generazione che affiancano gli agenti svolgendo in pratica il ruolo di mediatori culturali. Pare con ottimi risultati. Questi giovani, infatti, possono parlare con gli immigrati direttamente nella lingua madre e, in ogni caso, ne conoscono abitudini, stili di vita, cultura molto più degli agenti. 

Il dialogo risulta dunque più semplice, senza barriere. La ricerca, come detto, è indirizzata agli universitari: avranno un rimborso spese e potranno - se un giorno parteciperanno al concorso per entrare in polizia locale - avere un punteggio in più. 

Impegno simile su un altro fronte, quello delle guardie ecologiche nei parchi, dove è sempre più diffuso il fenomeno dei "pic nic" nei weekend estivi. Rozza ha già incontrato alcuni consoli di Paesi del centro e sud America ma - in questo caso - cerca volontari stranieri da affiancare alle gev, con la stessa finalità: parlare "la stessa lingua" (ed entrare più in sintonia) con chi appunto fa pic nic nei parchi, cosa assolutamente vietata ma sempre più frequente.

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