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Cronaca

Baciò paziente 13enne in ospedale: pediatra patteggia pena di due anni

Il pediatra è libero per la sospensione condizionale della pena. L'episodio nell'estate del 2015, l'arresto un anno dopo

Condannato a due anni di reclusione Antonio Maria Ricci, il pediatra cinquantenne accusato di avere adescato una paziente tredicenne e averla poi baciata sulla bocca durante una visita in ospedale. Il professionista ha patteggiato e la pena è stata sospesa. Rispondeva di violenza sessuale su minore di 14 anni. 

L'uomo è stato arrestato nel mese di luglio del 2016 in seguito a indagini avviate dopo la denuncia dei genitori della ragazza. In sintesi, il pediatra era accusato di avere carpito la fiducia della paziente (che, peraltro, è disabile) attraverso le chat sui social network, arrivando a farsi promettere un bacio che sarebbe stato poi scambiato, il 17 agosto 2015, presso l'ospedale San Matteo di Pavia durante una visita medica. 

Al momento dell'arresto, Ricci - piuttosto conosciuto a Pavia - era presidente del consiglio di indirizzo dell'Asp (Azienda di Servizi alla Persona), che riunisce gli istituti assistenziali cittadini, nominato dal sindaco Massimo Depaoli. Che il giorno stesso dell'arresto destituì il medico. Ricci, fino al 2013, era stato anche segretario cittadino del Partito Democratico. 

Il medico si era difeso sostenendo di creare, attraverso Facebook, un semplice rapporto di empatia con le sue pazienti, che farebbe parte della strategia di cura; ma le frasi effettivamente scritte sulle chat, compresi alcuni espliciti complimenti sull'aspetto fisico della tredicenne, hanno fatto propoendere i magistrati per una diversa interpretazione. Ricci aveva anche smentito che ci fosse stato il bacio. 

Ricci è stato comunque sospeso dal policlinico, che ha avviato un procedimento disciplinare non ancora terminato.

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