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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il padre è morto, lo fa "resuscitare" per prendere la pensione

Luigia S., 55 anni, ha continuato a ritirare la pensione del padre anche dopo la sua morte: avrebbe "rubato" all'Inps quasi 60mila euro per tre anni. Arrestata

Il padre era morto da un bel pezzo, ma continuava a ritirare la sua pensione. Un gruzzoletto non indifferente, bisogna dire, "rubato" all'Inps: milleduecento euro la pensione paterna, tredicesima e 500 euro di indennità di accompagnamento. 2mila e 500 euro in totale. E' stata arrestata e processata per direttissima, così, Luigia S., 55 anni, con le accuse di truffa aggravata e continuata. Rimessa in libertà dopo la convalida della misura cautelare, l'udienza è stata rinviata. 

E' stato calcolato che, negli ultimi tre anni, la signora milanese ha ritirato indebitamente la pensione del genitore per 36 volte: all'incirca la cifra rubata è stata di 60mila euro. I carabinieri l'hanno fermata - dopo una segnalazione amministrativa - in una banca del centro, dove l'Inps accreditava mensilmente la pensione, mentre stava ritirando il denaro. 

Ovviamente l'istituto di credito non sapeva che il genitore era morto. Ai carabinieri in borghese avrebbe raccontato di essere "drogata" da quell'entrata in più: "Lo volevo fare solo una volta - avrebbe detto -, ma poi ci ho preso la mano e non sono più riuscita a smettere". 

Tra le altre cose, la famiglia della donna - sposata, con una figlia ventenne -, non era affatto indigente: lei ha uno stipendio come impiegata di quasi 2mila euro al mese, il marito con una cifra livemente più alta. Inoltre, anche la madre della 55enne percepisce una discreta pensione.  

 

 

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