Alexander Pereira e la "sua" Scala: un direttore italiano

E' arrivato a Milano l'austriaco Alexander Pereira, appena nominato sovrintendente alla Scala. Dopo un periodo di coabitazione con Stephane Lissner sarà "plenipotenziario" dal 2015. Ha raggiunto quindi la moglie 25enne che studia moda all'Istituto Marangoni. Durante la sua prima giornata milanese, oltre a un simpatico "siparietto" davanti al teatro con un giovane che ha improvvisato un'esibizione, ha avuto modo di annunciare le sue idee sul futuro del teatro.

Pereira ha annunciato che il direttore musicale che sostituirà Daniel Barenboim sarà italiano. Ma non ha ancora detto un nome. In pole position sembra esserci Daniele Gatti, milanese, tra l'altro designato a dirigere La Traviata per la Prima della prossima stagione, il 7 dicembre 2013. Anche Riccardo Chailly, già assistente di Claudio Abbado alla Scala, ha buone chanches. Ed è proprio Claudio Abbado uno dei "grandi nomi" che Pereira ha detto di voler rivedere alla Scala, dopo l'esibizione del 2012. Ma anche Riccardo Muti, che alla Scala non mette più piede da quando, nel 2005, se ne andò.

Come Lissner, Pereira sarà a un tempo sovrintendente e direttore artistico. "Così si fa nei teatri del nord, è una decisione naturale", ha spiegato. Ha poi cercato di tranquillizzare i sindacati, che temono che una sua qualità universalmente riconosciuta (quella di essere un bravo "fund raiser") porti il teatro a essere sempre più "privatizzato". "In quarant'anni - ha detto - non ho mai dovuto mettere il nome di uno sponsor sulla scena".

Pereira ha poi sottolineato che oggi lo Stato non ha abbastanza risorse per finanziare interamente la cultura, e occorre far fronte a questa condizione coinvolgendo "pubblico, aziende e privati per sostenere i nostri valori".

Infine l'idea di portare "il bello della lirica in quartieri differenti", anche nelle periferie, coinvolgendo tutti, soprattutto i più piccoli. E infine ha detto che, per prima cosa, andrà sul palcoscenico: "Forse lo bacerò".