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Cronaca Cimiano / Via Padova

La trascina e la violenta in un capannone abbandonato, arrestato 28enne

In manette per violenza sessuale è finito un peruviano di 28 anni, residente in via Padova. Avrebbe abusato di una connazionale 18enne a una festa in un capannone abbandonato. I dettagli

Doveva essere una serata di festa insieme a tanti connazionali, invece è finita nel peggiore dei modi - con una violenza sessuale - la notte di una giovane peruviana di 18 anni diplomata in studio pedagogici, operaia, regolarmente in Italia e residente in provincia di Varese.

L'AGGRESSORE - Il suo aggressore, Edgar C.C., peruviano di 28 anni, clandestino e già oggetto di un provvedimento di espulsione due anni e mezzo fa, è stato fermato e indiziato di violenza sessuale.

LA FESTA - I fatti risalgono alla sera dello scorso 19 febbraio, quando la ragazza - invitata da una amica ad una festa che sarebbe dovuta durare tre giorni in un capannone nei dintorni di Lecco - raggiunge in treno, da Milano, una trentina di connazionali intenti a festeggiare. Durante la festa all'interno del capannone, la ragazza viene più volta avvicinata dal 28enne di cui rifiuta le continue avances. Intorno alle 5 del mattino del 20 febbraio, lasciata la festa, la ragazza si incammina a piedi verso la stazione ferroviaria di Valmadrera (Lecco).

L'AGGUATO E LA VIOLENZA - Durante il tragitto viene inseguita e raggiunta dall'aggressore che, con violenza, la trascina in una casa abbandonata - dove si ferisce a una mano con dei vetri rotti - e abusa di lei sottraendo pure la batteria e la carta sim del suo cellulare. Abbandonata dall'assalitore, la giovane peruviana, salita su un treno diretto a Milano, racconta l'accaduto a due agenti della Polfer, in servizio sul convoglio, e, successivamente, condotta alla clinica Mangiagalli dove viene visitata e confermata la violenza.

ARRESTATO - Grazie alla descrizione della ragazza e dopo quattro giorni di pedinamenti e intercettazioni, gli uomini della Polfer fermano, il 25 febbraio, il peruviano nella zona di Via Padova dove è domiciliato. Nella casa dell'uomo - identificabile anche per la ferita alla mano e le escoriazioni legate alla collutazione con la diciottenne - vengono rinvenute la batteria e la scheda sim del cellulare della vittima. Il fermo dell'uomo è stato convalidato dal Gip di Milano che ha anche mantenuto la custodia cautelare in carcere.

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