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Cronaca

Cinghiate e bastonate alla figlia, botte agli altri: 'preside detective' fa arrestare il papà violento

Ad allertare gli agenti è stata una preside che ha notato strani comportamenti della ragazza

Ogni volta che carabinieri e poliziotti erano andati a casa sua, lui aveva fatto in modo di essere l'unico a parlare, anche perché era quello che aveva una migliore padronanza dell'italiano. Così, dopo le telefonate di sua moglie o di suo suocero, era sempre riuscito a cavarsela, convincendo le forze dell'ordine che in realtà in quell'appartamento andava tutto bene, era tutto in regola. Purtroppo per lui, però, non aveva fatto i conti con l'attenzione e il fiuto di una preside, che - insieme alla polizia - è riuscita a inchiodarlo alle sue responsabilità. 

Un uomo di sessantacinque anni, un cittadino cinese operaio in un'azienda che produce scarpe, è stato arrestato nelle scorse ore dagli agenti del commissariato Comasina in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni. 

Botte con bastoni e cinture

L'indagine sul 65enne, rapidissima, è iniziata la settimana scorsa quando il dirigente Antonio D'Urso - che comanda il commissariato - ha ricevuto una telefonata dalla preside di una scuola della zona. La donna, evidentemente allarmata, ha riferito al poliziotto di aver notato uno strano cambio di atteggiamento in una alunna di dodici anni e, soprattutto, di aver visto alcuni segni ed ecchimosi sul corpo della giovane. 

La dirigente scolastica, come una sorta di detective, ha fatto anche di più: ha fotografato quelle ferite su braccia e schiena dell'alunna e le ha raccolte come prove per aiutare gli agenti a ricostruire i motivi di quei segni. 

I poliziotti hanno così cominciato un lavoro delicatissimo, con "blitz" a scuola e audizioni protette della ragazzina, che alla fine ha raccontato di quelle botte che era costretta a subire da suo padre, che spesso la colpiva con bastoni, cinture e scarpe, tanto che una delle immagini scattate dall'insegnante mostrava proprio la suola di una scarpa sulla gamba della vittima. 

Botte anche agli altri figli

Non solo la 12enne, però. Perché la furia dell'uomo non risparmiava neanche il suocero, la moglie - una connazionale di quaranta anni - e gli altri loro tre figli: una 17enne e due bimbi di sette e due anni, più volte sculacciato con violenza. 

Al 65enne - ha poi raccontato la compagna - bastava davvero poco per perdere la pazienza: bastava tornare, magari ubriaco, non trovarli e attendere che rincasassero per picchiarli ancora. 

Nel giro di pochi giorni, i poliziotti hanno raccolto tutti gli indizi, hanno chiesto un'ordinanza di custodia cautelare e hanno arrestato il papà violento, che questa volta non ha potuto fare nulla per far star zitti i suoi figli come, da vero padre padrone, aveva fatto ogni volta che gli agenti erano già andati a casa sua. L'uomo adesso si trova in carcere, mentre i suoi figli sono finalmente liberi. 

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