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Cronaca

La moglie va a denunciarlo: lui va in commissariato e la aggredisce

La storia

Consapevole che lei era lì per denunciarlo, le ha telefonato trentatré volte in quindici minuti. Quindi, dopo non aver ottenuto nessuna risposta, è andato direttamente all’ufficio denunce per convincerla - a modo suo - a tornare a casa. 

Mohamed Cherif H. - meccanico di cinquantatré anni, cittadino italiano di origini tunisine - è stato arrestato martedì scorso dalla polizia con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni, minacce gravi e ingiurie. 

Le strade del cinquantatreenne e degli agenti si sono incrociate proprio nel commissariato Comasina, dove la moglie dell’uomo - una tunisina di trentasette anni - si era presentata per denunciarlo dopo i due anni di inferno che era stata costretta a vivere. 

Circa quindici minuti dopo che la vittima era entrata nel commissariato - tempo durante il quale lui l’aveva cercata trentatré volte sul cellulare -, l’uomo ha fatto irruzione e l’ha afferrata per i polsi con violenza, nel tentativo di portarla all’esterno. L’aggressione è stata subito fermata dagli agenti, che hanno diviso i due e raccolto le loro testimonianze. 

A quel punto, la trentasettenne ha raccontato che il marito - accecato dalla gelosia - la maltrattava e la picchiava costantemente. In un’occasione, l’uomo era entrato nel Caf di via Pellegrino Rossi, dove la donna lavora, e l’aveva presa per i capelli e sbattuta con forza contro il muro soltanto perché lei stava parlando - per lavoro - con un ragazzo. 

Per l’uomo, che ha un precedente per furto, sono quindi scattate le manette. 
 

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