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Cronaca

"Abbassa il volume": non ci sta e picchia selvaggiamente la nonna rompendole il naso

Il protagonista era già stato arrestato e allontanato dalla casa familiare, ma poi era stato riaccolto

Dopo avere maltrattato la madre e la nonna era stato riaccolto nell'appartamento ma, anziché essere grato di questo gesto, aveva ricominciato a tormentare le due congiunte, arrivando anche a rompere il naso alla nonna. Così nel mese di aprile del 2018 era finito di nuovo in carcere.

La vicenda - che ruota nell'hinterland ed è riferita dal Giorno - inizia nel 2013, con il primo provvedimento di allontanamento dall'abitazione. E prosegue l'anno successivo con il primo arresto. Il giovane, che oggi ha 31 anni, maltratta e picchia la nonna, la madre e anche il compagno della madre sotto l'effetto di alcol e droghe. 

Dopo qualche anno, nel mese di maggio del 2017 i familiari decidono di riaccoglierlo in casa, forse sperando che nel frattempo sia cambiato. La tranquillità dura solo pochi mesi: da agosto del 2017 il tormento ricomincia più di prima. La madre ha perfino paura di addormentarsi temendo che il figlio l'aggredisca nel sonno. Quanto a lui, proferisce minacce e garantisce di "essere tornato per rovinarvi la vita". 

L'apice nell'aprile del 2018: una sera la nonna - che ha 81 anni - rimprovera il nipote per il volume troppo alto. In "cambio" riceve i pugni del 31enne, che le rompe il naso e la costringe a farsi visitare per un trauma facciale con 15 giorni di prognosi. Inevitabile l'arresto, convalidato poi dal gip di Milano come misura cautelare in attesa del processo. Il gip parla di "spinta annientatrice" da parte del giovane.

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