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Cronaca Brera / Via Fatebenefratelli

Aggredì poliziotto con una mazza durante il corteo No Expo: preso

Nelle prime ore di martedì mattina, personale della Digos e del Commissariato di "Quarto Oggiaro", ha arrestato Marco Ventura di 28 anni, per resistenza aggravata e lesioni

La polizia di stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’anarchico che, durante le manifestazioni del Primo maggio, aggredì un funzionario di polizia. 

Nelle prime ore di martedì mattina, personale della Digos e del Commissariato di “Quarto Oggiaro”, ha arrestato Marco Ventura di 28 anni, per resistenza aggravata e lesioni. Il ragazzo è responsabile di una violenta aggressione, con l’utilizzo di una grossa mazza di legno, nei confronti del vice questore aggiunto Antonio D’Urso, avvenuta subito dopo il fermo di una ragazza.

L'arresto è avvenuto in via Bobbio (zona Porta Genova), dove il giovane è stato trovato insieme alla fidanzata all'interno di una casa occupata. Al momento dell'arresto, il giovane ha manifestato preoccupazione per le "sorti" del suo pitbull.

L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto della procura della Repubblica di Milano, Maurizio Romanelli e dal sostituto procuratore Piero Basilone, ha consentito nelle ore successive ai fatti, di risalire alla sua compiuta identificazione. Ventura, con precedenti specifici, è un noto esponente dell’area anarchica milanese e legato al sodalizio “Ex Bottiglieria Occupata”. 

Le immagini apparse fin dai primi momenti su tutti i giornali, hanno consentito agli investigatori di attribuire al 28enne la piena responsabilità dell’aggressione al funzionario di polizia. La misura è stata eseguita con urgenza per il pericolo che il soggetto potesse inquinare le prove a suo carico. Il ragazzo aveva modificato i suoi tratti somatici: nel corso dei servizi di osservazione, infatti, era stato notato con la barba completamente rasata.

E' stata eseguita una perquisizione locale nei confronti di un altro soggetto, R.M., 25enne milanese, denunciato a piede libero per concorso in resistenza aggravata, in quanto anch’egli riconosciuto attraverso le immagini estrapolate quale spalleggiatore dei due “picchiatori”. Anche quest’ultimo è persona nota quale esponente dei movimenti anarco/squatter milanesi. L’uomo annovera precedenti di polizia, in particolare per l’invasione di terreni ed edifici, da ultimi quelli risalenti all’aprile 2015 con l’occupazione abusiva da parte del sodalizio “Proprietà Pirata Riot”, della “Ex Caserma Mameli” di viale Suzzani e di un’area industriale sita a Baranzate (Mi).

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