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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Capitreno picchiati da 20 ragazzi: è successo di notte sul Milano-Saronno

Ancora sconosciute le cause

Due dipendenti di Trenord, in servizio come capitreno, sono stati aggrediti violentemente da una gang di una ventina di giovani. E' successo nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 aprile a bordo del treno che collega la stazione di Cadorna con Saronno, partito a mezzanotte e mezza. 

I due capitreno (uno dei quali in servizio, mentre l'altro stava facendo ritorno a casa sua) sono finiti in ospedale con 7 giorni e 30 giorni di prognosi. Il più grave ha rimediato tra l'altro una frattura al naso. Per Trenord è stato necessario sostituire il personale e di conseguenza il treno ha accumulato un ritardo di circa un'ora. 

I dipendenti di Trenord sono stati attaccati da numerosi ragazzi nei pressi della stazione di Novate Milanese, prima dell'una di notte, quando il treno non era partito da tanto. Il tutto è scaturito da un rapina del portafogli ai danni di un giovane da parte di quattro ragazzi. La vittima, accortosi di essere stato rapinato, ha chiesto aiuto alla guardia giurata che ha intimato ai ragazzi di restituire il maltolto; ma questi hanno negato ogni addebito.

A quel punto è intervenuta la pattuglia della Polfer: i quattro giovani, spalleggiati da un altro gruppo, hanno cercato di guadagnarsi la fuga aggredendo sia il capotreno sia la guardia giurata. La polizia ferroviaria li ha fermati e identificati. Due di loro (minorenni) sono stati denunciati per rapina, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Un altro (anche lui minorene) è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale.

Il precedente sull'Arona-Milano

Un altro capotreno era stato brutalmente aggredito nella stessa mattinata di venerdì 6 aprile, questa volta a bordo del convoglio Arona-Milano intorno alle 6.50 di mattina: il ferroviere aveva chiesto il biglietto a un ventenne che, sprovvisto del tagliando, aveva spinto giù dalle scale interne l'uomo. Il treno infatti era a due piani.

Il capotreno era finito in codice verde all'ospedale di Angera, mentre il ventenne era stato fermato dalla polizia ferroviaria e denunciato per lesioni e aggressione a pubblico ufficiale. 70 guardie giurate (ma c'è posto per 100 di loro) sono la risposta dell'azienda e della Regione Lombardia (da cui l'azienda dipende) per quella che appare essere una vera escalation di insicurezza a bordo dei convogli ferroviari. A bordo treno sono installate anche telecamere di sorveglianza che, se non da deterrente, possono almeno servire ad identificare a posteriori gli autori delle aggressioni.

L'aggressione con il machete

L'episodio più grave è senz'altro quello accorso nel 2015 a due dipendenti di Trenord aggrediti con il machete presso la stazione di Villapizzone. Per quell'episodio sono stati condannati alcuni membri della gang latina MS13. La "beffa"? Poiché i responsabili sono nullatenenti, le vittime rischiano di non vedersi riconosciuto nulla, nonostante la legge sul risarcimento per le vittime di reati violenti: il rimborso previsto è infatti limitato a spese mediche fino a 3 mila euro, a patto di avere un reddito basso.

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