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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Minaccia mamme e bambini al parco giochi con la pistola, preso a Milano

L'uomo si nascondeva in un hotel con documenti contraffatti. L'episodio a Livorno: lo fece per "difendere" il figlio di undici anni che aveva litigato con un coetaneo

Per "difendere" il figlio di 11 anni, che aveva litigato con un coetaneo in un parco giochi di Livorno, si era presentato con una pistola in pugno e aveva minacciato sia l'altro bambino sia la madre di questo, oltre a varie altre persone lì presenti. Poi aveva fatto perdere le sue tracce, ma è stato trovato e arrestato a Milano sabato 18 marzo: si nascondeva in un albergo a quattro stelle.

L'uomo, Giovanni Morabito, ha 48 anni e diversi precedenti alle spalle. Vive stabilmente a Livorno con la moglie e il figlio. Nella città toscana ha anche un lavoro presso un benzinaio. Era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, che peraltro aveva già violato anni fa. 

L'episodio al parco giochi risale al pomeriggio di venerdì 10 marzo. Sulle prime un parapiglia che ha coinvolto anche lo stesso Morabito, la moglie (finita indagata) e la mamma del "rivale". Poi Morabito si è allontanato ma, nel giro di qualche minuto, è tornato al parchetto, dove la donna con cui aveva litigato era rimasta e che, nel frattempo, stava chiamando la polizia. Morabito ha estratto la pistola e minacciato tutti i presenti. Secondo testimonianze frammentarie, avrebbe addirittura arretrato il carrello dell'arma, anche se su questo non c'è certezza.

Fatto sta che Morabito, forse temendo che stessero arrivando le forze dell'ordine, si è poi rapidamente allontanato. Qualcuno ha visto la targa dell'auto usata, che comunque ha ben presto abbandonato. Da quel giorno, era uccel di bosco. Sparito dalla circolazione.

La squadra mobile di Milano lo ha infine individuato all'Hotel Ritz di via Spallanzani: era sotto falso nome, aveva incollato la sua fotografia sulla carta di identità intestata ad una persona realmente esistente. Gli agenti, guidati dal capo della mobile Lorenzo Bucossi, sono andati a prenderlo sabato 18 marzo intorno alle due e mezza del pomeriggio. 

L'uomo è andato in direttissima, a Milano, per i reati commessi nel capoluogo lombardo, ovvero la sostituzione di persona e il documento contraffatto, ed è stato portato a San Vittore. Lui e la moglie restano indagati a Livorno per minacce aggravate e lesioni. Morabito è fratello di Santo Pasquale, con interessi nel capoluogo lombardo. Gli investigatori della mobile ritengono quindi che avesse "buone protezioni" a Milano.

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