rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il poliziotto in abiti da donna sospeso. Il Tar: "E' ricattabile"

Respinto il ricorso dell'agente, che aveva subìto una sospensione di un mese per la pubblicazione di foto con abiti femminili su un sito di incontri. Per il Tar si è esposto a possibili ricatti

Poliziotto in servizio a Milano sospeso dal servizio perché ha pubblicato foto con abiti da donna in un servizio di incontri online. L'agente ha provato a ricorrere al giudice amministrativo, ma il Tar gli ha dato torto. Lo riporta Repubblica, nelle pagine milanesi. 

Il suo diretto superiore aveva avuto la segnalazione. E così ha incaricato un altro agente di contattarlo sotto mentite spoglie, per raccogliere prove certe. Di qui il provvedimento disciplinare, a cui il poliziotto s'è opposto definendo irrituale il modo in cui le prove sono state cercate e soprattutto "di matrice omofobica" la sanzione.

Ma per il Tar il punto è l'obbligo di decoro "imposto dall'appartenenza alla polizia". Non quindi l'orientamento sessuale personale. Decoro, ma anche sicurezza: "Si pensi - scrivono i giudici - a possibili attività ricattatorie per estorcere notizie o informazioni di servizio esercitabili nei confronti dell'agente".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il poliziotto in abiti da donna sospeso. Il Tar: "E' ricattabile"

MilanoToday è in caricamento