Bellinzago, quando per fare un ponte ci vuole l'eternità
5 anni per un ponticello di pochi metri. Cittadini infuriati, il sindaco che rassicura: "La questione sarà risolta". Ma non ci crede nessuno. Ecco uno spaccato dell'(operosa?) Lombardia
A Bellinzago Lombardo si sta costruendo il ponte sul Naviglio della Martesana per creare una circonvallazione ad est dell’abitato e confluire così tutto il traffico in direzione del centro commerciale lontano dal paese. Ma questo accadeva nel 2007. Una volta realizzato e reso operativo nel 2004 il centro commerciale Le corti lombarde, infatti, il piccolo paese di Bellinzago avrebbe visto crescere esponenzialmente la circolazione dei veicoli lungo le sue strade.
I lunghi incolonnamenti lungo la via Roma avrebbero creato non pochi problemi agli abitanti, che avevano spinto per la realizzazione del ponte, il cui compito sarebbe far confluire il traffico lontano dal centro abitato. L’effettuazione del collegamento stradale doveva essere finanziato dal centro commerciale.
Ma a quanto sembra i lavori del ponte sono iniziati, ma dopo cinque anni sono ancora a metà. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La ditta responsabile, la Beton Villa, pare sia fallita, quindi ora ci sarebbe il problema di individuarne un’altra: ma questa sarebbe l’ultima scusa di una lista non molto convincente, come "la coincidenza tra le colate di cemento e l’arrivo dell’inverno." La Lega Nord di Bellinzago, con il suo consigliere comunale Massimo Dampierre, continua a portare all’attenzione sia dei cittadini che della giunta la questione: il ponte deve essere fatto e deve essere finito. Meno di un mese fa, gli stessi sostenitori della maggioranza, Giorgio Cervino e Angelo Brambilla, avevano diffuso un manifesto con cui ricordavano alla giunta comunale e ai cittadini la presenza del ponte ormai soprannominato "fantasma".
Opposizione e anche parte della maggioranza hanno forti perplessità sull’attuazione di una costruzione di circa 40 metri di lunghezza che dura ormai da troppo tempo. Il sindaco bellinzaghese, Emanuele Carpanzano, rassicura invece che la questione verrà risolta e che le perplessità termineranno ben presto. I cittadini, però, sono notevolmente seccati dalla questione: Graziana Mandelli, impiegata, sostiene come il ponte darebbe più respiro alle vie cittadine e faciliterebbe la circolazione degli abitanti del posto, ormai purtroppo abituati a vedere colonne d’auto interminabili verso il centro commerciale. Ferdinando Cavenaghi, sostenitore della Lega, afferma, invece, come i lavori siano sì ricominciati ma prima di cantar vittoria vuole veder terminato il ponte. Inoltre rimarrebbe il problema della segnaletica stradale non certo vantaggiosa che renderebbe ancora più difficile il passaggio delle auto a causa del poco tempo a disposizione dato dai semafori. Non pochi problemi quindi per un paese che fino a pochi anni fa era molto tranquillo e così piaceva ai suoi abitanti.
