Terremoti, la mappa del rischio sismico a Milano e nei Comuni dell'hinterland
Se da un lato l'area milanese è meno esposta alle scosse di altre zone italiane, dall'altro il rischio ambientale e industriale è altissimo. Ecco perchè
Ovviamente no. La certezza assoluta non esiste. Soprattutto in quel Paese dove 24 milioni di abitanti sono a rischio. Ma sicuramente il Milanese è una zona d'Italia meno esposta di altre. Secondo quanto riporta una mappa aggiornata allo scorso anno che incrocia i dati sul rischio sismico della protezione civile con gli stabilimenti Rir (Rischio incidente rilevante), Milano ha classificazione 3, dove 1 e' rischio maggiore e 4 il minore. Molti Comuni del Sud-Ovest-Nord, poi, hanno classificazione 4, con rischio basso, da Buccinasco a Novate, passando per Settimo e Cusago. Nella cartina sottostante, realizzata da Lucia Schirru, i più "sicuri" sono quelli colorati con un verde dalla tonalità più scura.
Questo significa che non ci saranno mai terremoti? No. Per esempio, una scossa lieve di magnitudo 2.6 su scala Richter, si è verificata poche settimane fa con epicentro Dergano. La mappa del rischio va aggiornata, varia, cambia di anno in anno. E anche sulle conseguenze, e' vero, palazzi e grattacieli milanesi offrono ben più garanzie dai crolli rispetto agli agglomerati storici del Centro Italia, realizzati senza severi criteri anti-sismici. Ma non esistono ancora strumenti scientifici in grado di prevedere i movimenti tellurici con precisione assoluta, nè con la loro intensità; ci sono studi su precursori geofisici e geochimici, perfino animali (è stato osservato il nervosismo di alcune specie prima dei movimenti tellurici), ma niente che possa, con grado di matematica certezza, far evacuare in anticipo intere città.
E tanto più in Lombardia l'allerta deve essere sempre massima. Se da un lato il rischio sismico è relativamente contenuto, dall'altro studi dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) la individuano come quarta regione italiana per pericolo ambientale in caso di frane, alluvioni, smottamenti, esondazioni: i pericoli naturali incontrano una delle aree più antropizzate d'Italia, con numerosi stabilimenti Rir. E i danni di Seveso e Lambro, o gli alberi che cadono su auto e tram ad ogni acquazzone rilevante, purtroppo, lo ricordano tristemente.