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Cronaca San Donato Milanese

Scuolabus dirottato e incendiato, chiesta la perizia psichiatrica per Sy

L’autista, 47 anni, è accusato di avere sequestrato, dirottato e incendiato un bus con oltre 50 ragazzini, due insegnanti e una bidella, lo scorso 20 marzo a San Donato Milanese

Disposta dalla Corte d'Assise di Milano la perizia psichiatrica per accertare la piena capacità di intendere e di volere di Ousseynou Sy, l'autista di origine senegalese di 47 anni che lo scorso 20 marzo a San Donato Milanese dirottò e diede fuoco a un autobus che portava in piscina una scolaresca di Crema, con oltre 50 ragazzini, oltre a due insegnanti e una bidella.

I magistrati hanno accolto l'istanza della difesa e il prossimo 10 febbraio conferiranno l'incarico ad alcuni periti. In passato l'attentatore aveva dichiarato di aver voluto "fare un gesto dimostrativo, ma senza far del male a nessuno", dopo anni di razzismo subito, "per vendicare i morti in mare".

"A nostro avviso dalla storia di Sy non emerge nessuna patologia di tipo psichiatrico - ha dichiarato l'avvocato Antonino Andronico, legale di parte civile in rappresentanza dei bambini che erano sul bus - oggi ha dimostrato di essere lucido".

Incendio autobus San Donato (B&V Photographers)

Il dirottamento

Secondo il procuratore Francesco Greco, Sy voleva fare una strage. E per questo ha fatto legare gli studenti, 51 ragazzi di seconda, da due insegnanti. Voleva uccidere tutti i ragazzini della scuola media Vailati di Crema che aveva sequestrato poco prima con il suo autobus. Le vittime avrebbero potuto essere tante, ma la sua corsa era terminata sulla Paullese a San Donato Milanese dove, dopo aver speronato una gazzella dei carabinieri che cercava di fermarlo, ha dato fuoco al mezzo. Fortunatamente tutti i ragazzini erano riusciti a scappare prima che le fiamme avvolgessero il veicolo. "Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo", avrebbe detto mentre compiva il suo folle gesto minacciando di uccidersi. A fermarlo erano stati i carabinieri di San  Donato.

Video: L'autobus in fiamme

A dare l'allarme al 112 era stato Adam, uno dei ragazzini della scuola media Vailati di Crema che mentre il suo pullman  veniva dirottato era riuscito a chiamare i soccorsi. "Signore, ci stanno rapendo in un pullman. Ci minacciano con il coltello - diceva il bimbo all'operatore, che cercava di tranquillizzarlo -. Il prof è davanti, siamo tutti in ostaggio". 

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