Processo contro presunto terrorista rinviato perché il suo avvocato sta per diventare papà
I giudici della Corte d'Assise del capoluogo lombardo hanno accolto la richiesta di rinvio
Il suo avvocato sta per diventare papà e così slitta al 16 maggio prossimo il processo milanese contro Nadir Benchorfi, il trentenne marocchino arrestato a Milano nel dicembre scorso per presunti legami con l’Isis.
I giudici della Corte d’Assise del capoluogo lombardo hanno accolto la richiesta di rinvio presentata venerdì dall’avvocato Francesco Laganà che presto sarà papà: il piccolo vedrà la luce lunedì 8 o al massimo nelle prime ore del 9. Il procedimento è stato così aggiornato al 16 maggio, giorno in cui saranno ascoltati i primi testimoni dell’accusa.
VIDEO | ARRESTATO NADIR BENCHORFI
Benchorfi lavorava in un centro commerciale di Arese, paese alle porte di Milano, ma attraverso Telegram e altre chat on line avrebbe comunicato con un uomo che si trovava in Siria. E, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dall’antiterrorismo di Milano e coordinate dal pm Enrico Pavone, si sarebbe detto disponibile a compiere attentati in territorio italiano.
Prima di approdare in Italia si trovava in Germania dove sarebbe stato in contatto con alcuni foreign fighter andati in Siria tra il 2012 e il 2014. Il marocchino è anche accusato di aver sostenuto economicamente lo Stato Islamico inviando somme di denaro nelle zone di guerra.