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Cronaca Corsica / Via Piranesi

Graffito in via Piranesi: Manu Invisible assolto due volte, si va in cassazione

Per la prima volta in Italia un processo ad un writer arriva al terzo grado di giudizio

Per nome d'arte ha scelto Manu Invisible, ma è stato "beccato" (in un sottopasso vicino a via Piranesi, periferia est di Milano) ed è anche finito sotto processo. Ora il suo caso finisce in cassazione: la procura di Milano infatti, dopo la doppia assoluzione in primo grado e in appello, ha deciso di non demordere e ha fatto ricorso al massimo grado di giudizio.

Finora i magistrati hanno scelto l'assoluzione considerando la "tenuità del fatto": il sottopassaggio infatti era già imbrattato quando il writer ha "operato". E inoltre si tratta di un artista piuttosto noto, pertanto non poteva essere considerato alla stregua di un "vandalo" che deturpa o rovina.

Manu Invisible, di origine sarda, è diventato famoso in tutta Italia. Ha dipinto, tra gli altri, i muri di una scuola media di Cagliari e una serie di affreschi nel carcere minorile cagliaritano. Ha vinto concorsi indetti da privati (Volvo, Heineken) ed enti pubblici (comune di Olbia, comune di Cagliari). Vanta mostre personali. Ha "omaggiato" la sua assoluzione realizando un graffito a Segrate (su un muro autorizzato).

La prima udienza in cassazione è fissata per il 4 aprile. E' la prima volta che un caso relativo a un writer arriva al terzo grado di giudizio. Come è noto, la cassazione non entra nel merito del processo ma si limita ad un giudizio di legittimità in ordine alla sentenza di secondo grado, pertanto interverrà a riguardo della rilevanza dei graffiti nell'arte contemporanea e nel paesaggio urbano. 

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