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Cronaca

Immigrazione: Austria e Croazia "chiudono" le frontiere e i profughi ritornano a Milano

"Una situazione molto difficile da gestire: un conto è ospitare le persone per tre-quattro giorni, un altro è tenerle per giorni e giorni": Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca

Austria, Slovenia e Crozia hanno deciso di aumentare i controlli alle frontiere e molti profughi - che da Milano transitano per comodità - sono costretti a tornare in città, dove le comunità di connazionali sono di solito numerose.

Sono afgani e pakistani perlopiù. Il fenomeno, se confermato, potrebbe creare non pochi problemi al sistema di accoglienza milanese. E' preoccupato Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca, la onlus che gestisce l’hub di smistamento alla Stazione Centrale.

Intervistato da Il Giorno ha dichiarato che "sarebbe una situazione molto difficile da gestire: un conto è ospitare decine di migliaia di persone per tre-quattro giorni con un turnover continuo, un altro è tenerle per giorni e giorni". Paure condivise anche da Annamaria Lodi, presidente della cooperativa Farsi Prossimo, sentita dal quotidiano meneghino: "Il rischio che si crei una sorta di 'tappo' a Nord esiste anche se stiamo cogliendo segnali che sembrano preannunciare un cambiamento rispetto al passato. Dal Sud arriva sempre meno gente: iniziano a funzionare gli hotspot in Sicilia".

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