rotate-mobile
Cronaca Città Studi / Via Giovanni Antonio Amadeo, 33

"Mi avrai sulla coscienza": le ultime parole della donna decapitata

Il racconto del trans arrestato per l'omicidio non è lucido ma si parla di un litigio durato almeno due giorni dopo un forte consumo di cocaina

Una tragedia orribile: la testa di una donna - appena decapitata - finita giù dalla finestra, nel cortile, in piena notte. Un vicino di casa, che aveva visto il litigio un attimo prima, avverte i carabinieri. Che arrivano e trovano l'assassina ancora intenta a martoriare il cadavere. Il corridoio, un lago di sangue. L'arresto. Le notizie che si rincorrono. Via Amadeo 33, case popolari in Città Studi, nell'appartamento della cinquantenne Antonietta Gisonna (per tutti Antonella) si era appena consumato un delitto efferato. Antonella la vittima, mentre l'autrice è la transessuale "Katia", ovvero Carlos Torres Velasaca, 21enne dell'Ecuador.

A ricordare gli ultimi attimi di vita di Antonella non è la sua assassina, che al pm ha detto di non ricordare l'epilogo, ma il testimone, che dalla finestra, in piena notte, non solo vede una donna (non può sapere che si tratta di un trans) accanirsi su un'altra, ma sente frasi come "Katia fermati", "Mi avrai sulla coscienza". 

Al pm, "Katia" ha raccontato però gli ultimi giorni prima dell'omicidio. Un racconto da delirio, non solo per il finale. Katia e Antonella si erano conosciuti perché un cliente aveva chiesto e ottenuto dal transessuale un rapporto a tre con la donna, nell'appartamento di questa. Poi - terminata la prestazione - Katia era rimasta per consumare cocaina, portata - a quanto pare - da un altro amico. 

Il litigio è scoppiato forse a causa della troppa droga: stando al racconto di Katia, voleva andarsene perché Antonella aveva iniziato a dire frasi senza senso, ad esempio che vedeva i morti perché è una veggente, oppure che una delle due doveva morire. Il litigio è passato dalle parole ai fatti, prima con una scopa, poi con un coltello da cucina che, nel racconto di Katia, viene afferrato da Antonella. Katia si vede puntata la lama e la afferra, spezzando il coltello. A lei rimane la lama, ad Antonella il manico. Poi il ricordo si cancella.

Ma il resto è noto. Katia è ora in carcere con l'accusa di omicidio volontario.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Mi avrai sulla coscienza": le ultime parole della donna decapitata

MilanoToday è in caricamento