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Cronaca Figino / Via Lucio Cornelio Silla

Campo rom di via Silla: donne sequestrate e costrette a prostituirsi, altri due arresti

L'operazione era inziata dopo la denuncia di una della vittime

Gli ultimi due componenti della banda accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, che aveva come base operativa il campo rom di via Silla, sono stati arrestati dai carabinieri (tutta la storia).

Si tratta di una donna, Elvezia B. di 44 anni, nata in Romania e già nota alle forze dell'ordine. E' stata raggiunta in provincia di Novara. La sua era una funzione di gestione delle donne, una sorta di maîtresse che usava minacce e violenze contro le povere ragazze portate in Italia con l'inganno di un lavoro nel mondo della moda.

L'altro arrestato è un romeno di 31 anni, Tesaur M., arrestato nella stazione ferroviaria di Tiburtina a Roma: in mano aveva un biglietto per Monaco di Baviera. Anche lui è accusato di aver commesso violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne, una delle quali sua convivente.

Ad inizio novembre con un blitz nel campo, nel quale sono stati impiegati circa 80 uomini, i carabinieri della Compagnia di Rho danno via all'operativo che mette fine alla schiavitù di 20 ragazze. Gli altri arrestati sono Marian C.D., 22 anni, Cristian B., 20 anni, Gheorghe I., 20 anni, Catalin S., 21 anni e la contabile del gruppo, Adela R., 38 anni. Per loro l'accusa è quella di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. I criminali riuscivano ad incassare oltre 200mila euro al mese dall'attività delle vittime costrette a prostituirsi sulle strade di Milano (zona San Siro), Rho, Vanzago e Pregnana Milanese.

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